Gennaro Gattuso: “Contro il Barcellona ce la giocheremo con cazzimma”

«Regalato un tempo  Ci serve il veleno della ripresa»

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Dal Brescia al Barcellona è un attimo ecco il pensiero nel dopo gara in conferenza stampa di Gennaro Gattuso. «Ora ce l’andiamo a giocare, come si dice qui, con cazzimma. Siamo consapevoli delle difficoltà che incontreremo, della qualità dei nostri avversari. Ma la vittoria ci mette in condizione almeno di essere sereni». Quando Brescia-Napoli finisce in mezzo alle polemiche per i cori dei tifosi bresciani che hanno invocato su Napoli il Coronavirus, nella penombra s’intravede la sagoma di Messi, s’avverte il brivido di una notte da vivere: «Però a modo nostro. Speriamo di recuperare le energie, perché questo match ci è costato tanto dal punto di vista fisico e nervoso. Ma vogliamo andarcela a giocare con le nostre armi, anche se non dormirò». 

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Incredibilmente, vi siete trovati sotto.  «Ci hanno mangiato in testa e non deve succedere. Tonali ha messo una palla cattiva, ma noi abbiamo sbagliato con la linea dei tre giocatori».

E comunque avete buttato via un tempo.   «Abbiamo palleggiato in maniera sterile. Poi il rigore ci ha dato una mano, a inizio di ripresa. Ma a lungo abbiamo difficoltà sulle catene e nonostante Mertens provasse a legare le due fasi, noi al Brescia facevamo il solletico. So che questo è un campo difficile, nel quale non è stato facile nessuno, però forse con quei primi venti minuti deve esserci sembrato tutto molto facile». 
 
Come è cambiato il Napoli nell’intervallo? «Mi dava fastidio che stessimo quasi mollando: troppi errori, troppa imprecisione. Non posso riferire quello che ho detto, c’è la censura. Ma si è visto che è tornata la voglia, siamo scesi in campo con un altro piglio e siamo stati capaci di ribaltarla. Direi giustamente. Un aspetto mi ha colpito: la determinazione mostrata quando siamo scesi in campo, che ci ha evitato di finire nel panico».

Vincere fuori casa è diventata una sana abitudine.  «Non mi aspettavo questo cambiamento, la capacità di dare continuità al nostro rendimento. Era quello che chiedevo ai ragazzi».

State bene al sesto posto?  «Dobbiamo andare alla ricerca della tranquillità, che è rappresentata dai quaranta punti. Abbiamo passato momenti terribili, non riuscivamo a respirare. Ora dobbiamo metterci in sicurezza e poi cominceremo anche a osare e a inseguire altro». 

Però vi mancano soltanto quattro punti.  «Faremo discorsi diversi, se ci troveremo in una posizione differente. Ci sono stati periodi bui, in cui il Napoli non era il Napoli. Ma ne stiamo venendo fuori, come stavolta contro il Brescia, perché nonostante tutto noi non meritavamo di stare sotto».

Sta disegnando il Napoli, dopo il mercato, a propria immagine e somiglianza. «Ma il Napoli non si discute. Ho ringraziato il club, per avermi messo a disposizione i calciatori che ritenevo funzionali alla mia idea. Ma questi ragazzi sono forti, davvero. E io so quello che possono dare. Ma adesso dobbiamo superare questa fase».

La Redazione

 

 

 

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