Zaccone a gamba tesa: “Tuttosport giornale ridicolo, discorsi inquietanti sulla Juve! Finirà presto in Serie B”

Le parole di Zaccone

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A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Maurizio Zaccone, scrittore e giornalista, e ha parlato dell’inchiesta Juve.

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Ecco le sue dichiarazioni:

“Guido Vaciago è il direttore di Tuttosport e balza agli onori della cronaca per diversi motivi: innanzitutto, per la campagna dissennata, ai limiti del ridicolo, che sta conducendo sulle pagine del suo quotidiano. Mi limito a ‘ridicolo’ perché, al di là delle falsità, le argomentazioni poggiano sul nulla più assoluto. Clima tossico e azioni sconsiderate creato da Tuttosport? Quelle dichiarazioni sono vergognose fatte da chiunque, fatte da giornalisti ancor di più. TuttoSport non ha offerto nessun tipo di argomentazione solida, per niente, ha contribuito a distorcere la realtà.

E disinformazione pura e totale. Il fatto che il punto di riferimento sia la Juve non è un problema, va bene che lo si faccia in occhio benevolo, ma non che arriva a distorcere la realtà. C’è quest’idea che la Juventus sia intoccabile e mantenga il sistema è un’idea becera.

Ho paura di chi ha paura di questo. Dire che la Juve non va affondata perché affonda la Serie A, mi evoca discorsi inquietanti su attività illecite che fungevano da ammortizzatori sociali, c’era chi lo diceva e giustificava certe cose: è pericoloso. L’unico faro che può indirizzarci è la legalità e la trasparenza e garantisce la competitività e l’appetibilità: così si salva la Serie A.

“Sentenza iraniana”? E vergognoso e mostra il loro livello. Perché l’ODG non interviene? Non lo fa mai, dorme da sempre. Per me, nella migliore delle ipotesi, la Juventus finirà in Serie B: non c’è da girarsi intorno.Stamattina, il Corriere dello Sport riportava un’indiscrezione che parlava della richiesta per la manovra stipendi, di 20 punti di penalizzazione. Se verranno applicati o meno, con il credito cumulativo, non lo so. L’idea è quella di portare la Juventus all’ultimo posto in classifica, tra aprile e maggio, di modo che ci sia retrocessione diretta. Questo quadro, alla Juventus era chiarissimo il giorno delle dimissioni del CdA. Sapevano perfettamente a cosa sarebbero andati incontro”. 

 

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