Il “Ciro a Giro” è la specialità del belga: Repertorio ricco di magie

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LA MAGIA

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Il gol è della Sardegna Arena è solo l’ultima perla di una collana che oramai inizia a farsi pesante (e preziosa) per davvero. La prova del nove, per uno che 9 – questa volta inteso come numero di posizione in campo – lo è diventato quasi per caso. Quando Sarri lo ha reinventato attaccante centrale per necessità dopo il ko di Milik. Ma torniamo alle magie, alla bacchetta magica che nasconde sistematicamente nelle scarpette (indifferentemente destra e sinistra) e ai gol.

Nella collezione, infatti, non possono essere ricordati il pallonetto spettacolare del San Paolo contro il Torino nel 2016, l’arcobaleno notturno nel cielo di Roma nella vittoria del Napoli all’Olimpico il 20 settembre 2017 contro la Lazio: un lob dal lato corto dell’area di rigore che aveva illuminato la serata dei tifosi azzurri.

Poi la diavoleria ideata contro il Genoa il 25 ottobre 2017: stop di destro e tiro di sinistro al fulmicotone su un lancio a scavalcare tutta la difesa: un colpo da biliardo, sì, ma anche da campione vero. Senza dimenticare la prodezza di gennaio 2018 contro il Bologna (questa volta al San Paolo) e poi la carrellata si arricchisce con il destro di rara potenza e bellezza contro il Salisburgo (a ottobre del 2019). Insomma, una magia dopo l’altra che consacrano il belga nel firmamento delle stelle più luminose del Napoli. Fonte: Il Mattino

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