Il PSG valutava i giovani talenti con criteri etnici. Il club francese si dice estraneo, ed istituisce un’indagine interna

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Stando a quanto riportato da Football Leaks, sito web che si occupa di informazioni contrattuali sui calciatori di rilievo, il PSG dal 2013 al 2018 avrebbe  utilizzato criteri etnici nelle schede di valutazione dei giovani giocatori. È quanto rivela Mediapart, membro del consorzio European Investigative Collaborations, sulla base dei documenti appunto di ‘Football Leaks’, secondo cui i moduli venivano utilizzati per valutare potenziali giovani acquisti.

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Fino alla primavera del 2018, la rete di osservatori del Psg stilava moduli per valutare i giovani giocatori che includevano la loro appartenenza etnica. La loro origine doveva essere indicata in ‘francese’, ‘magrebina’, ‘delle Antille’, ‘africana’. Il ‘social profiling’ legato alla provenienza etnica è un’attività considerata illegale in Francia.

Il Paris Saint-Germain conferma “l’esistenza di formulari con contenuti illegali, utilizzati fra il 2013 e il 2018 dalla cellula di reclutamento del centro di formazione dedicata ai territori fuori dall’Ile-de-France” ma sottolinea che “la direzione generale” del club “non era a conoscenza” di tale sistema.

Il club di Parigi, in un comunicato, “ribadisce la ferma condanna di ogni forma di discriminazione, razzismo o schedatura etnica”. I formulari “illegali” sono stati “istituiti per iniziativa esclusiva e personale del responsabile” del settore reclutamento. Mentre la società, “appena informata all’inizio di ottobre, ha lanciato un’inchiesta interna per comprendere come tali pratica siano potute esistere e per decidere le misure da adottare”.
 

Repubblica

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