L’approfondimento di R. Muni: “Primi prevedibili malumori”

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Il calciomercato estivo è ufficialmente iniziato ed il Napoli ha già ufficializzato i primi acquisti: Meret e Karnezis che formeranno la nuova coppia di portieri, lo spagnolo Fabian Ruiz che dovrà sostituire Jorginho e Simone Verdi che dovrà completare la batteria di esterni d’attacco. Si parla con insistenza, nelle ultime ore, di un centravanti di grande livello, un trentenne con il gol nel DNA e un pedigree internazionale e la fantasia dei media nazionali si è concentrata su due nomi: Benzema del Real Madrid, vecchia conoscenza di Carlo Ancelotti e Cavani, indimenticabile bomber del Napoli di Mazzarri. La fantasia si è scatenata andando a resuscitare vecchie interviste del Matador, antichi dialoghi tra il bomber madridista ed il suo vecchio allenatore, nonché gli indizi più disparati a supporto dell’ingaggio del bomber francese piuttosto che di quello uruguaiano. Chi è rimasto con i piedi per terra, è consapevole della scarsissima possibilità che uno dei due fuoriclasse del gol possano vestire l’azzurro nel prossimo campionato e vorrebbe capire presto chi si giocherà con Milik la maglia numero nove. Nel mentre, si prospetta all’orizzonte un movimento di mercato a dir poco folle ed inaspettato: CR7 alla corte della odiata vecchia signora! Se questa notizia verrà confermata e questo matrimonio s’avrà da fare, non solo non verrà azzerata la distanza dai campioni in carica ma, anzi, aumenterà ancora di più. Se il fenomeno portoghese approderà alla Juve non solo si spegnerà sul nascere ogni sogno scudetto ma, di contro, il prossimo campionato perderà ogni interesse già prima di cominciare. A Napoli sono non pochi i mugugni di disapprovazione, da parte di coloro che vedono nel patron Aurelio De Laurentiis l’unico colpevole di una squadra incapace di portare a casa lo scudetto numero tre della sua storia. A tale proposito, invece, mi ritornano alla mente le parole pronunciate da Maurizio Sarri al termine della disfatta di Firenze: questo sistema provocherà il disinteresse di una buona parte dei tifosi delle squadre che sanno già che non potranno mai vincere e ciò finirà per impoverire anche i più ricchi.

Factory della Comunicazione

Riccardo Muni
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