A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Napoli-Cagliari
Approfondimento su Napoli-Cagliari
Il Napoli aveva affrontato in trasferta il Cagliari lo scorso 15 settembre, imponendosi col punteggio di 4-0.
Si è giocata in un “Diego Armando Maradona” tutto azzurro e gremito in ogni ordine di posto la sfida Napoli-Cagliari, valevole per la trentottesima e ultima giornata di campionato. Gli isolani di mister Davide Nicola, con la vittoria casalinga contro il Venezia di sette giorni fa, hanno raggiunto la salvezza matematica ma avevano promesso una partita vera contro i partenopei. I ragazzi di Antonio Conte si erano presentati a questa sfida avendo tra le mani un destino chiamato “Scudetto“. E stavolta senza tentennamenti il Napoli si è preso la partita e il suo quarto titolo.
Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
- Le 22:48- Il 23/05/2025 sarà un’altra data storica per la città di Napoli e il Napoli. Precisamente alle 22:48 e’ scoppiata la festa più dolce che ci sia per chi, come il sottoscritto, ha dormito pochissime ore nelle ultime cinque notti. Se non si è tifosi non si potrà mai comprendere a pieno quanto il “Napoli sia una questione di vita”. Perché possono passare amici, fidanzate e talvolta persino le mogli (o mariti), ma la fede azzurra resterà indelebile…PER TUTTA LA VITA!
- Lo sliding doors– Lo scorso 1 marzo (oggi sembro più un almanacco che un cronista) allo stadio “Maradona” si giocava la gara Napoli-Inter con i nerazzurri avanti in classifica e in vantaggio per 1-0. Tuttavia al minuto 87 succede qualcosa di insperato che cambia per sempre la storia di questo scudetto. Il danese Billing, arrivato nella sessione di gennaio dalla Premier League, realizza la rete del pareggio (l’unica in stagione) che permette al Napoli di restare in scia dei nerazzurri in classifica a un solo punto. Senza quel gol, ne siamo tutti convinti, la storia sarebbe decisamente cambiata…
- La storia- “Non credo che se non dovesse vincere il titolo Marotta sarebbe felice”. Lo ha detto in una conferenza stampa di qualche settimana fa Antonio Conte. Il tecnico ha poi successivamente aggiunto che alla fine c’è chi fa la storia e chi la legge. Io sono ancora più dettagliato e mai come stavolta “chi vince festeggia (IL NAPOLI), chi perde spiega (L’INTER)”. E ha provato a rifugiarsi dietro a un alibi la società nerazzurra, protestando per un rigore contro fin troppo netto, quasi da vergognarsi col senno di poi. Diciamola tutta, è stata una lotta bella e avvincente tra le due squadre migliori di un campionato molto equilibrato. Personalmente guarderò la finale di Champions simpatizzando per i nerazzurri, perché hanno disputato una stagione davvero importantissima. E questo rende ancora più merito a quanto fatto dal Napoli.
- Il club- Sono solo diciassette i calciatori che a Napoli hanno vinto due scudetti. Ai sette di 35 anni fa si aggiungono altri dieci eroi. Meret, Rrhamani, Di Lorenzo, Olivera, Juan Jesus, Lobotka, Anguissa, Politano, Raspadori, Simeone. E’ un club ristrettissimo, sperando che si possa allargare sempre più nei prossimi anni. Menzione particolare per il capitano Giovanni Di Lorenzo. Dai fischi durante la sostituzione dell’ultimo minuto nello scorso campionato, all’estate burrascosa con voglia di andare via. Col veto alla sua cessione da parte di mister Conte, il capitano si è rimesso in gioco con amore e professionalità fino al sollevamento della coppa più bella. Solo “un altro” a Napoli ha vinto due campionati da capitano. E lo stadio oggi porta il suo nome…
“A mente fredda” è a cura di Marco Lepore.
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