Kvara/Leao. L’arte del dribbling così bella e naturale

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La cosa che accomuna Kvara è Leao è il gesto che fanno tutti i terzini posti sulle loro tracce: il segno della croce. Perché difficilmente senza un aiuto sovrannaturale riusciranno nell’impresa di fermarli. Kvara e Leao si contraddistinguono per quell’incedere caracollante che gli concede di poter sterzare a da una parte o dall’altra senza dare mai il minimo indizio all’avversario. E allora succede – eccome se succede – che con due falcate siano già a tu per tu con il portiere di turno. Il resto viene da sé. Lo dicono i numeri: Kvara ha segnato 14 reti in stagione e servito 16 assist; Leao è andato a segno 9 volte e per altre 10 ha mandato in gol un compagno. Sono estro e genialità, quel pizzico di magia contagiosa. Con le gambe (e i piedi) sono capaci di fare cose che sfiorano il divino. Per questo sono anche gli idoli dei più piccoli, oltre che di tutti gli altri tifosi delle proprie squadre. L’ago della bilancia di una partita può pendere da una parte o dall’altra a seconda della luna del 77 e del 17. Una sorta di 777, ovvero quel numero che se compare sulla stessa fila di una slot machine ti fa fare jackpot. Curioso immaginare cosa potrebbero fare insieme, seppur sarebbe difficile piazzarli in campo perché amano pestare le stesse zolle d’erba, quelle a pochi centimetri dalla linea del fallo laterale di destra. Fonte: Il Mattino

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