Inchiesta sui bilanci – La Juventus non rischia la retrocessione, ma una pena meno severa

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Non è di certo un bel momento per la Vecchia Signora, e non solo calcisticamente parlando. La Juventus infatti, dopo l’inchiesta sui falsi bilanci rischia grosso, come scrive oggi Libero.

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Ancora una volta la Vecchia Signora entra, ahilei, nelle aule dei tribunali da imputata, proprio come accadde a fine anni ’90 per le vicende legate al doping e più tardi, nel 2006, quando venne retrocessa in serie B in seguito ai fattacci di Calciopoli.

Interpella l’avvocato Massimiliano Iovino, già docente di Diritto Sportivo presso l’Università di Bologna e Rimini, e fino al 2016 componente della Procura Federale della FIGC.

Iovino precisa: «Secondo gli inquirenti la società bianconera avrebbe alterato i bilanci di tre anni: quelli approvati il 24 ottobre 2019, il 15 ottobre 2020 e il 29 ottobre 2021, attraverso gli scambi tra giocatori e, soprattutto, la manovra degli stipendi nel periodo pandemico legato al Covid quando il club dichiarò che i calciatori avevano rinunciato a 4 mensilità. Premessa: questi reati non potranno essere prescritto, visti i tempi della vicenda che non vanno oltre i 5 anni».

Come verrà (se verrà) colpita la Juve sul versante del diritto sportivo? Da fonti accreditate si evince che le sanzioni non dovrebbero essere patibolari, niente serie B quindi. La Juve rischierebbe una penalizzazione di punti (non pochi). Qualora siano accertati i reati ascritti l’iter processuale, le verrebbero tolti nella classifica nel campionato in corso. Quasi certo che non ci saranno interventi retroattivi nelle classifiche dei tornei dal 2019 al 2021. IlNapolista

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