Fulvio Collovati: «Adesso Amir dimostri di essere davvero da Napoli»

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«Certo che Gattuso non è stato affatto fortunato. Si è trovato ad affrontare tantissimi infortuni: nella prima parte del campionato, ha fatto ha conta degli attaccanti. Ora, nel momento decisivo perde Koulibaly per infortunio e Maksimovic per Covid». Le analisi di Fulvio Collovati sono ad ampio raggio: come la sua visione in campo da centrale, sempre a testa alta. 
Nelle prossime gare ci sarà la coppia Rrahmani-Manolas nel Napoli. Garantisce la giusta affidabilità? «Ho qualche perplessità. Si tratta di una coppia che ha giocato pochissime volte assieme. È evidente che il Napoli con lo Spezia deve assolutamente vincere. Confido, per Gattuso, che anche senza affiatamento ci sia una grande prova difensiva. Nelle ultime partite, qualche incertezza il Napoli l’ha mostrata». 
Rrahmani è pronto ad affrontare gare così decisive? «È un ragazzo che deve migliorare. Ci si migliora solo attraverso l’applicazione. Penso ai difensori del passato, allo stesso Koulibaly. Con questo non voglio dire che Rrahmani non sia da Napoli, ma deve ancora migliorare per vestire, come si conviene, la maglia azzurra». 
Oggi, il Napoli affronta lo Spezia. Domani c’è Juve-Milan: quali sono le squadre messe meglio nella corsa Champions? «Quella che vedo messa meglio per questa volata è l’Atalanta: poi, ci sono altri due posti ed in questa corsa per queste altre due posizioni ci metto anche la Lazio. In molti sostengono che la partita tra Juve e Milan sia decisiva per entrambe: penso che lo sia molto più per il Milan. La Juve che ho visto contro l’Udinese è stata imbarazzante. È quella che è meno in forma. Nelle partite che contano, però, come quelle giocate con Napoli e Lazio ha sempre vinto. È una Juve che nelle sfide decisive sa tirare fuori la qualità. Quindi, la squadra che potrebbe soffrire di più è il Milan: attenzione, però, alla Lazio». 
Quanto è concreto il rischio dei cali di tensione in questo momento della stagione? «È una stagione molto particolare: il Covid ha fatto allenare il modo diverso, sei sempre alle prese con tamponi e così via. Io l’ho beccato e so cosa può voler dire. Non sono più un atleta professionista, ma mi rendo conto che qualche traccia te la lascia. Detto questo, non solo il Napoli contro il Cagliari: ma anche la Juve e per non parlare del Milan hanno avuto dei cali di concentrazione notevoli. Il Milan è stato per sei mesi in testa ed ora sta rifiatando: è in difficoltà fisica. Ci sono aspetti tecnico-tattici che incidono, ma su questi cali è inevitabile il riflesso fisico e mentale». 
Quale può essere l’arma in più per il Napoli in questo finale di stagione? «Sto seguendo la bella esplosione di Osimhen. La Champions passa tanto dai gol degli attaccanti. Victor dovrà agire alle spalle della linea alta dello Spezia».

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A cura di M. Giordano (IL Mattino)

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