Lorenzo Insigne: “Io e la squadra dovremo migliorare sotto porta”

Il capitano del Napoli fa autocritica per i gol sprecati nell'ultimo periodo

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Adios. Buonanotte Napoli. Arrivederci alla prossima: la data del ritiro e dunque dell’inizio della nuova stagione è ancora da definire, ma tutto sommato sarà abbastanza presto. Sia chiaro. Oggi, però, si va in vacanza: ferie di quelle vere, non forzate, all’indomani della fine dci una stagione tormentata come poche: i sogni scudetto, l’ammutinamento, l’esonero di Ancelotti, l’arrivo di Gattuso, il fondo e la risalita, la conquista della Coppa Italia e poi le ambizioni di una Champions che ieri s’è fermata in Catalogna. Al Camp Nou. Al cospetto di un Messi stellare che al San Paolo ha trotterellato e che a casa, a casa sua, ha invece dipinto calcio e lanciato il Barça ai quarti. «Dispiace per l’eliminazione: ci abbiamo provato, ma sapevamo che sarebbe stata molto difficile. Dobbiamo migliorare in fase realizzativa, io per primo». Parola di capitano, Lorenzo Insigne: uno che al di là di tutto ha stretto i denti fino alla fine.

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Come Gattuso: «Ho il nervoso perché si poteva fare oggi, ma quando sbagli questi non ti perdonano: abbiamo avuto mezzora di blackout e preso tre gol incredibili».

Poi, un abbraccio molto singolare all’amico Andrea Pirlo, neo allenatore della Juve: «Posso dirlo? So cazzi sua adesso! E’ un lavoro stressante, ma beato lui che comincia dalla Juve. Un grande in bocca al lupo».  

Fabio Mandarini

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