Mertens: “Io, Napoli e le montagne russe con De Laurentiis”

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Una scelta d’amore. Ma non solo. Qui il cuore c’entra, ma c’entra anche il progetto Napoli, la voglia di tornare in alto, le ambizioni di una società che ha in mente un piano per continuare a vincere. La Coppa Italia non basta a Dries Mertens ma per tutti Ciro. Che, per la prima volta dalla firma del rinnovo, racconta la sua scelta di restare qui per altri due anni. Almeno. Ma non solo: il belga parla dei suoi sogni, degli obiettivi e degli errori fatti. E racconta gli ultimi dodici mesi, prima con Ancelotti e ora con Gattuso.

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Mertens, cosa ha di speciale Napoli per lei?
«Un amore a prima vista. Arrivo qui e porto con me la mia famiglia, andiamo al ristorante e iniziamo a mangiare antipasti, non so quanti primi, secondi, contorni… In pratica entriamo a mezzogiorno e usciamo alle sei del pomeriggio. Ci guardiamo negli occhi, in Belgio il pranzo dura mezz’ora. E scoppiamo a ridere. Ancora ne parliamo. È questo il mio posto, dico ai miei genitori».
Cosa cambierebbe di questa città?
«Ma si dice che ci si innamora dei difetti e pure se ce ne sono io non toccherei nulla. Lascerei tutto com’è. Io sono innamorato di tutto quello che c’è qui, dall’atmosfera che si respira al centro storico e ai Quartieri spagnoli dove pure mi sarebbe piaciuto andare a vivere, ai tramonti di Posillipo. Io parlerei per ore di Napoli, non mi stanca mai farlo».
Quando ha deciso di restare?
«Durante la quarantena. Più pensavo a dove poter andare e più mi convincevo che in nessun altro posto sarei stato meglio di qui. E allora ho accettato di firmare».

Finte; Il Mattino

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