Tavecchio: “Il Var è un riduttore di errori, il mio fu quello di non trattenere Lippi”

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L’ex Presidente della FIGC Carlo Tavecchio è intervenuto durante la trasmissione televisiva di CasaNapoli.net. Di seguito l’intervento del dirigente in diretta TV.

Cosa ne pensa di questa levata di scudi da parte di alcuni procuratori contro la FIFA?

“La FIFA, quando c’era Blatter, fece di tutto per attuare delle agevolazioni per venirgli incontro. Naturalmente la FIFA sta nei piani in cui l’international board stabilisce le regole. Per quanto riguarda il movimento calciatori e quanto concerne l’economicità dal punto di vista di interventi e tesseramenti ha delle regole precise. A volte i procuratori hanno degli interessi diversi dalle regole”.

La sperimentazione del VAR è partita con Tavecchio. Ci sono già proteste e proposte di cambiamento del regolamento

“Il percorso del VAR è iniziato nel 2014 ed è stato applicato nel 2016. Si fanno presto i conti per capire quali siano stati gli ostacoli dal punto di vista della sperimentazione, della regolamentazione e soprattutto dell’applicazione. Fu già un risultato enorme far cambiare idea all’IFAB, che ha considerato sempre l’arbitro come figura dominante. Dopodiché si è riscontrata l’ineluttabilità del VAR, perché ormai non può essere escluso da qualsiasi competizione. Tutti hanno capito che è un riduttore di errori. Adesso passare da un’organizzazione ad una situazione che prevede anche la richiesta di intervento da parte degli allenatori credo che sia una cosa per la quale dovrà passare tanta acqua sotto ai ponti”.

Possono essere considerati fallimenti il nuovo format della Coppa Italia e l’istituzione delle squadre Under 23?

“La Coppa Italia nel nostro Paese deve essere portata a livello agonistico sullo stesso piano delle altre competizioni come il campionato. A Milano per la Coppa Italia c’erano 70000 spettatori. Non c’è una riduzione ma in questo momento un aumento di spettatori.

Le seconde squadre sono state partorite e non applicate anni fa. Al momento credo che sia difficile trovare una soluzione. Il campionato Primavera è quello che fa fronte alle esigenze delle società. La questione non è di facile risoluzione”.

Tavecchio si confessa a CasaNapoli.net: C’è qualcosa che ritiene di aver sbagliato durante il suo mandato?

“Assolutamente si. Quando ho lasciato la Federazione ho fatto una scelta etico-politica. La Federazione aveva una grossa liquidità, aveva ottenuto 4 posti per le squadre italiane in Champions, Europeo, Europeo Under 21 e VAR. Avevamo ottenuto due figure importantissime come il vicepresidente UEFA ed un membro del consiglio FIFA. Il mio errore è stato molto semplice. La partita che ci ha condannati risentiva di scelte precedenti. Arrivammo a Ventura allenatore con Lippi Direttore Sportivo. Avrei dovuto mantenere insieme con Ventura anche Lippi. Sono sicuro che se avessi mantenuto Lippi come Direttore Sportivo o Tecnico ci saremmo qualificati”.

Cosa dice se facciamo i nomi di Balotelli e Mancini?

“Tutti sanno il mio pensiero. C’è anche un’intervista dopo il Brasile in cui dicevo di convocare Balotelli. Era per me uno dei migliori centravanti d’Italia e tuttora ho grande stima nei suoi confronti. Mancini è un tecnico importantissimo che ha avuto anche la fortuna in questo momento di avere dei giovani arrivati in un momento delicato e di giocarsi la qualificazione agli Europei contro squadre meno forti”.

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