ESCLUSIVA – D. Fracchiolla (scouting Hermannstadt): “Il Napoli? Ha smarrito le certezze di un tempo”

All'interno lo scouting del club rumeno

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In questi anni all’estero il calcio si è sviluppato bene, non solo a livello di club ma anche per strutture e settori giovanili. Non ultimo anche in Romania anche per merito degli addetti ai lavori provenienti dall’Italia. E’ il calcio di Domenico Fracchiolla, ora capo scouting dell’Hermannstadt, intervistato dal nostro sito ilnapolionline.com.

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Conosci la realtà rumena e ti vorrei chiedere del Cluji che ha eliminato la Lazio. Cresce sempre di più il calcio dell’Est? “Il Cluji ha dimostrato di essere un’ottima squadra ed ha confermato la crescita del calcio rumeno. Io conosco molto bene la realtà e ti posso dire che c’è stata un’importante sviluppo, non solo a livello di club, ma anche di strutture e settore giovanili. Tornando al Cluji dico che sta esprimendo un bel calcio ed ha meritato il passaggio del turno”.

In Italia gioca il portiere Radu al Genoa, ma di proprietà dell’Inter. Ti aspettavi questa sua crescita, anche se ora c’è Perin? “Radu è un ottimo portiere, si è confermato anche in questo inizio di stagione. Ora rischia però di non giocare con l’arrivo di Perin e questo non gli permetterà di mettersi ancora di più in mostra. Del calcio rumeno ti segnalo Puscas che ha giocato e bene in Italia, ma anche i giovani Coman e Man dello Steaua e Oprut dell’Hermannstadt, club dove io faccio lo scouting”.

Hai visto la Lazio quando ha giocato in Romania, dove secondo te la squadra di Simone Inzaghi ti ha sorpreso maggiormente? “La Lazio è una conferma di come il calcio se organizzato si può andare bene. Conosco Tare che ha costruito una squadra competitiva negli anni, è una compagine che segna in tanti modi ed ha elementi che possono fare la differenza. Si passa da Ciro Immobile a Correa, senza dimenticare i vari Luis Alberto Milinkovic Savic, insomma una squadra davvero completa. Al tempo stesso anche solida e per il Napoli non sarà una partita semplice”.

Prima di chiederti del momento del Napoli vorrei parlare con te di Lobotka. A tuo avviso qual è il suo ruolo naturale? “Lobotka è un calciatore che sa fare la fase attiva e al tempo stesso passiva, quindi può essere l’ideale per il Napoli. Come ruolo potrebbe giocarsela con Fabian Ruiz, dovesse arrivare lo slovacco sarebbe per lo spagnolo un problema a livello di posto da titolare. E’ comunque un giocatore che potrebbe essere utile per gli equilibri tattici”.

Sul momento del Napoli, cosa dovrà fare Gattuso per ritrovare la giusta alchimia tecnico-tattica? “Sul piano del carattere il Napoli con l’Inter non mi è dispiaciuto e a tratti ha giocato anche bene, però noto che si sono perse delle certezze. Purtroppo se ci sono errori individuali, compreso anche da Meret e Manolas, significa che la squadra non è serena. L’importante è ritrovarli, ma soprattutto iniziare a vincere le partire anche in maniera “sporca”. Giusto gli elogi, ma ora va migliorata la classifica”.

Hai visto quando era in serie C Giovanni Di Lorenzo. Ti ha sorpreso anche in un ruolo non suo, ieri sera, se si esclude lo scivolone di inizio match? “Di Lorenzo lo vidi giocare alla Reggina che stava per fallire e già allora notai che era un calciatore di valore. Lui non solo è forte sul piano tecnico, oltre che sul piano fisico, ma sa tenere molto bene la posizione. Non ha problemi a giocare in altre zone del campo, compreso ieri sera contro l’Inter. Credo che ha ampi margini di crescita e si saprà far valere”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

 

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