Il progetto del Napoli femminile: una casa per le giocatrici

Il presidente Lello Carlino: "Obiettivi? Perchè no, vincere lo scudetto"

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Entro l’estate 2020 il progetto diventerà realtà: una casa del calcio in rosa per accogliere il Napoli Femminile lanciato verso la promozione in serie A e le 90 ragazze che giocano nelle squadre giovanili, dalla Primavera alla Under 8. È la meravigliosa idea di Lello Carlino, come riportato dalle pagine de il Mattino”, il presidente del club che si è rafforzato in campo e fuori e nel cui staff dirigenziale entrerà Stefan Schwoch
Nella rosa 16 calciatrici non residenti a Napoli, delle quali 5 straniere: l’ultima operazione di mercato messa a segno prima di Natale, l’ingaggio del difensore Camilla Pavana, 20 anni, ex Chievo. Venti gli imprenditori coinvolti nell’azionariato popolare. «E in serie A puntiamo a raddoppiare il numero», dice Carlino, dal 2012 al comando del calcio rosa a Napoli. «Oggi sono io il presidente, tra due anni potrebbe toccare a un altro socio». Nessun rapporto con De Laurentiis, tranne un contatto anni fa. «Ero disposto a cedergli gratuitamente la squadra a patto che sulle maglie restasse il nostro brand aziendale (Carpisa, ndr): non ho ricevuto risposte. Sarei contento se la sua società volesse puntare a creare una squadra femminile: il derby in A sarebbe un sogno. Intanto, devo pensare che tra un anno vorremmo affrontare la Juve in una struttura adeguata. È questo il primo obiettivo. Il secondo? Programmiamo per vincere, quindi perché non aspirare allo scudetto?».

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LA CASA ROSA

Il Napoli Femminile, guidato da Peppe Marino e leader in serie B, gioca al «Clemente» di Casamarciano e utilizza il «Simpatia» di Pianura per gli allenamenti, quasi tutti notturni per problemi logistici. Il Comune di Napoli ha dato la disponibilità campo «Signorini» a Barra, però la struttura non è disponibile a tempo pieno: il trasferimento potrebbe avvenire a fine gennaio. Ma Carlino guarda già oltre. «Siamo in parola con Paolo Pagliara, responsabile della società Giano che ha ottenuto la gestione dello stadio Collana dalla Regione Campania, per stipulare una convenzione appena sarà installato il campo in erba sintetica. Stiamo anche valutando altre aree perché vorremmo dotare la struttura di una foresteria», spiega il presidente. 
Recente il sopralluogo a pochi chilometri da Nola. «Quando tanti anni fa Italo Palmieri mi ha avvicinato al calcio femminile, ne sono stato subito affascinato perché mi entusiasma la passione di queste ragazze. È il calcio che ho imparato ad amare da bambino, con valori che in campo maschile si sono persi. Ecco perché abbiamo iniziato a darci una struttura da serie A ed ecco perché vogliamo creare un impianto all’altezza, una cittadella del Napoli Femminile per una squadra che mi piace perché il suo calcio ricorda quello del Napoli di Sarri. Speriamo di andare tra un anno oltre i rimborsi spese per queste ragazze: i contributi di sponsor, soci e t.v. sarebbero destinati a chi va in campo e onora il Napoli Femminile». Un chiodo fisso, quello di Carlino: «Vincere per Napoli».

La Redazione

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