Arkadius re d’Europa, meglio di Lewandowski e Aguero

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Trentatrè milioni di euro per andare a prendersi l’erede di Gonzalo Higuain, l’uomo che ha riscritto la Storia dei capocannonieri in serie A, cancellando Gunnar Nordahl, e lasciando che quell’eredità poggiasse sulle spalle larghe di Arkadiuzs Milik, teoricamente un illustre sconosciuto, come chi può esserlo, però, chi invece ha avuto modo di costruirsi alla scuola dell’Ajax: chiaro, no? Milik è l’uomo delle doppiette (quest’anno siamo a quattro, nella stagione precedente la sorte non gliene ha concesso occasione, frantumandogli un legamento, e prima che se ne andasse in pezzettini pure l’altro ne aveva collezionate altre tre), il «top player» che sfida le ombre delle suggestioni popolari (che si chiamino Cavani) e prende a spallate il gotha del calcio internazionale, quello assai chic: in campionato ne ha segnati quindici, in totale sta a diciotto, in assoluto ha messo assieme 2259 minuti e ogni 106 se ne va in giro ad esultare, senza neanche esagerare. Meglio del Kun Aguero e del re polacco Lewandowski (uno ogni 124) o di Kane (uno ogni 132). Fonte: CdS

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