Scontri di Milano, il numero degli indagati è in aumento

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Le indagini sugli scontri di Milano e sulla morte di Belardinelli continuano. L’ ipotesi è omicidio volontario. Otto indagati, con numero destinato a salire, cinque auto riconosciute. Oltre alla Volvo V40 nera, c’è anche una Transit di colore scuro: un’auto che reca alcune ammaccature nella parte anteriore su cui è logico attendersi delle verifiche di polizia giudiziaria. 
Clima rovente, tensione in aumento, come le offese all’avvocato Emilio Coppola, il penalista che si è assunto l’onere di difendere due dei quattro indagati. Oltre all’ipotesi di omicidio, si lavora anche sulle ipotesi di rissa e lesioni a carico degli interisti. Il gip Guido Salvini ha deciso di rigettare la richiesta di scarcerazione di Marco Piovella, il capoultrà interista, finito in cella otto giorni fa per quell’agguato alla carovana azzurra. Spiega il gip: «Ha seguito la regola dell’omertà» dei gruppi della curva, «un forte ostacolo» per l’individuazione del responsabile della morte dell’amico Daniele Belardinelli.
Un «atteggiamento» il suo, data la sua «leadership» tra gli ultras nerazzurri, che potrebbe portare anche a nuovi scontri. E non è tutto. Spiega il gip: un eventuale ritorno a casa di Piovella rischia di alimentare quella tensione che corre sul filo dei social, vale a dire gli stessi strumenti usati per costruire l’agguato perfetto all’insaputa di tutti.

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Fonte: Il Mattino

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