Dal 62esimo del secondo tempo Ancelotti prende la decisione “ALL IN”

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 Però perché fuori Albiol, Callejon, Hamsik, Insigne e Mertens, il nucleo storico e pure qualcos’altro è un mistero che Ancelotti risolve in fretta, prim’ancora che dentro di sé domini l’appagamento da successo per la sua quarta vittoria in trasferta consecutiva. 

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E allora, perché Ancelotti?
«Avevo bisogno di una squadra fresca, che mi desse intensità ed ho fatto riposare quelli di Liverpool. Mi serviva la spinta di Ounas e poi la rapidità di Fabian e di Zielinski, alle spalle di Milik. Ho pensato fosse giusto intervenire, perché giocare ogni tre o quattro giorni qualcosa lascia».

E Milik le ha salvato la domenica? 
«Le prova sempre in allenamento quelle punizioni e sappiamo tutti che è bravo, che sa trovare gli angoli. Mertens e Insigne sono più precisi da quell’altra parte, questa era la sua zona. Ma Arkadiusz non è da meno da quella posizione». 

Un tempo buttato via. 
«Ma il Cagliari ha giocato bene e noi potevamo passare dopo un quarto d’ora. Abbiamo faticato a trovare il ritmo giusto, che poi siamo riusciti a trovare nella ripresa».

Difficoltà offensive. 
«Il Cagliari ci ha tolto la profondità, erano organizzati in difesa ma abbiamo gestito la palla, abbiamo provato ad aggirarli. Io credo che il risultato sia giusto, soprattutto per la reazione». 

Però avete meritato… 
«Penso che nel secondo tempo i ragazzi siano stati bravi e anche sfortunati. La traversa di Milik mi sembrava un segno del destino e invece siamo stati capaci di crederci sino all’ultimo respiro e questo è un merito, un altro, di questo Napoli». 


Non facile giocare alla Sardegna Arena. 
«Non avevano mai perso sino a questa partita. Ci hanno affrontato con la determinazione giusta, hanno avuto un Barella bravissimo, come sempre mi pare. Però noi avevamo bisogno di questa vittoria, perché la settimana del Napoli è stata travagliata: la delusione con il Liverpool l’abbiamo avvertita e comunque questo successo ci dà energia, entusiasmo». 

L’All in in chiusura: tutti gli attaccanti dentro. 
«Dovevamo tentare il colpo». 

E adesso ci sono i sorteggi di Europa League. 
«Speriamo che non sia simile a quello di Champions: non possiamo dire che ci sia andata bene. Però siamo rimasti in corsa sino all’ultimo istante del girone». Fonte: CdS

 

 

 

 

 

 

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