Gli ultrà gridano alla Juventus: «Ricorso da paraculo di una società che odia la sua gente»

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Il futuro è dei bambini, si sa. E la Juventus l’ha ribadito ieri contro il Genoa quando, con il bene placito di Federcalcio e Lega, ne ha ospitati quasi 6500, provenienti dalle società dilettantistiche di Piemonte, Valle d’Aosta e affiliate al Genoa. Tutti in Curva sud, quella solitamente albergata dagli ultras, squalificata dopo Juve-Napoli del 29 settembre scorso, nonostante il ricorso della società. “Gioca con me, tifa con me”: un esperimento andato decisamente meglio rispetto a quello del 2013 quando gli stessi Under 14 avevano procurato alla Signora 5000 euro di multa per aver insultato ripetutamente il portiere dell’Udinese, Brkic, ad ogni rinvio. Questa volta, per “riparare” all’errore, prima del match sono stati scelti dei ragazzini per leggere sul grande schermo i “10 comandamenti del tifoso rispettoso”. Un segnale forte da parte di Agnelli & C. La contestazione degli ultras, però, non accenna a placarsi. Nella notte tra venerdì e sabato sono apparsi due striscioni eloquenti sulle cancellate dell’Allianz Stadium: «Ricorso da paraculo di una società che odia la sua gente» e «Chiedi il daspo per chi canta “sapone”, mai una parola per i -39». Domani “Report” (Rai 3) riprenderà il discorso sulla questione biglietti. 

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