L’angelo custode “fantasma” di Maradona: la spia del Dios!

Pedinato, spiato, osservato, seguito: dal 24 gennaio del 1988, su incarico di Corrado Ferlaino e Luciano Moggi, l’investigatore Antonino Restino è stato l’angelo custode di un Maradona inconsapevole. Lo ha raccontato nel libro «La Spia de Dios», edito da Rogiosi e scritto da Elisabetta Masso e Carla Reschia. Le serate di Diego, l’hotel Paradiso quale  meta preferita, il  suo manager amico, Guillermo Coppola, dalla fedeltà canina, ma oggetto misterioso. Le donne disposte a tutto per incontrarlo e passare un po’ di tempo con lui, il suo provarci sempre. “Una volta, durante un appostamento, mi allontanai: e trovai Maradona che ci provava con la mia collega di lavoro, con la mia spalla. Era incredibile». Ma anche i suoi allenamenti da solo, a casa sua, in compagnia di Fernando Signorini, il suo storico preparatore atletico. L’unico che sapeva cosa gli servisse veramente per rendere al meglio, evitandogli quegli esercizi che Maradona riteneva inutili e noiosi. Restino non può sapere cosa accadesse all’ interno di casa Maradona o nelle stanze frequentate dai suoi amici, ma di una cosa è certo: «Ne hanno dette di tutti i colori su quel sorpasso del Milan sul Napoli ma io posso dire con certezza che Diego non avrebbe trattato con nessuno per una sconfitta. Perché il calcio era la sua parte migliore, non avrebbe accettato mai una cosa del genere». Ed un’altra cosa la sospetta: il mondo che lo circondava aveva solo l’obiettivo di approfittarsi di lui. 

Il Mattino

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