Lo stadio Diego Armando Maradona entra nel celebre videogioco di calcio frequentato da milioni di giocatori in tutto il mondo. L’impianto napoletano, infatti, sarà presto disponibile in EA SPORTS FC per accontentare i tanti tifosi della squadra partenopea che potranno vivere un’esperienza immersiva e realistica calandosi virtualmente nel tempio del calcio di Fuorigrotta.
L’occasione sarà possibile grazie all’accordo raggiunto tra la società che produce il videogioco e il Comune di Napoli che è proprietario dell’importante impianto sportivo destinato prevalentemente alle partite della principale squadra cittadina. Tutto è partito con la proposta giunta agli uffici comunali il 2 dicembre 2024 dalla EA SPORTS che ha chiesto di inserire il Maradona nel famoso videogioco che offre un’esperienza calcistica altamente autentica con i più rilevanti campionati, competizioni, club e giocatori di tutto il mondo.
L’opportunità «consente ai cittadini tifosi del Napoli di giocare nel proprio stadio, competere con gli amici, gestire il proprio club e costruire la squadra dei propri sogni» si legge negli atti del Servizio ‘Gestione eventi e stadio D. A. Maradona’ di Palazzo San Giacomo che procede al patto con la realtà statunitense specializzata nello sviluppo di videogiochi sportivi. Una proposta valutata positivamente anche da Gaetano Manfredi: «Il Sindaco di Napoli accoglie con grande soddisfazione le proposte che sollevano l’interesse mediatico sulla Città di Napoli e che riflettono in termini di immagine sulla stessa» è evidenziato nei documenti.
Per ricostruire virtualmente lo stadio partenopeo e inserirlo nel videogioco la società realizzerà le riprese fotografiche che potrà usare fino al 30 giugno 2029. Il contratto prevede il pagamento da parte del privato di trentamila euro nelle casse dell’amministrazione comunale.
Dunque, è forte la visibilità e l’appetibilità della città di Napoli a livello internazionale tanto da diventare iconica e da accontentare le decine di migliaia di tifosi e appassionati del Napoli sparsi in tutto il mondo.
Fonte: Il Matttino