Lo scorso anno si è assunto le responsabilità di un’annata difficile anche da definire. Si è messo al lavoro ed ha puntato su un tecnico “difficile” ma che funge da garanzia ed un ds giovane. Oggi, Antonio Giordano, su La Gazzetta dello Sport scrive: “Ha puntato su un direttore sportivo giovane, Manna, e su un allenatore vincente, Conte, poi s’è defilato, è intervenuto per i bonifici bancari (150 milioni in estate) e si è concesso legittimamente e pericolosamente di orientare la politica societaria a gennaio, prendendosi 75 milioni dal Psg e rinunciando a Kvara. […]Bisognava in qualche modo riparare i danni che aveva creato da solo, in un’era surreale (prima Garcia e poi Mazzarri, il caso-Osimhen, quello Zielinski, investimenti suggeritigli poi dimessi) e De Laurentiis ha provveduto: carta bianca ad Antonio Conte, qualche pizzicotto sulla pancia dinnanzi a frustate arrivate in diretta e ottimismo come se piovesse.”