Allo Stadio Olimpico di Roma, in una notte carica di emozioni e tensione, la sfida tra Roma e Napoli si chiude con un pareggio per 1-1. Un risultato che sa di beffa per i partenopei, capaci di dominare il match ma incapaci di chiuderlo, concedendo ai giallorossi un insperato pareggio nel recupero.
Un Napoli sprecone, una Roma resiliente
La partita si accende al 29’, quando Leonardo Spinazzola, ex della gara, si inventa un gol d’autore: aggancio raffinato in area e pallonetto a beffare Svilar. Il Napoli sembra in controllo, forte del suo gioco fluido e delle occasioni costruite, mentre la Roma fatica a trovare spazi.
Nel secondo tempo la storia si ripete: gli azzurri spingono, creano, ma non chiudono. La Roma, ferita ma mai doma, resiste. Paredes illude l’Olimpico con una punizione velenosa che sfiora il palo, poi al 92’ arriva il colpo di scena. Angelino, con un capolavoro al volo su assist di Saelemaekers, gela il Napoli e incendia la curva giallorossa.
Occasione persa per il Napoli
Per gli uomini di Conte il rimpianto è grande: una vittoria avrebbe significato allungare sull’Inter e consolidare la rincorsa ai piani alti. Troppi errori sotto porta e un calo di concentrazione nei minuti finali hanno permesso alla Roma di strappare un punto prezioso, mantenendo vivo il sogno Champions.
La Roma conferma la sua crescita, il Napoli si lecca le ferite. Il verdetto dell’Olimpico è chiaro: in Serie A non si può sprecare nulla, perché ogni occasione mancata può trasformarsi in un’occasione regalata agli avversari.
A cura di Jo D’Ambrosio