Sta imparando la lingua, lo sta facendo attraverso le canzoni di Geolier. «Ci sono due o tre brani che ascolto spesso. Il primo approccio è stato con i tassisti. Forse McTominay al momento è più avanti di me in questa full immersion. Napoli è passionale come noi scozzesi. Sono qui da tre mesi e mezzo e ovviamente non è semplice trasferirsi in una cultura nuova, ma sto facendo progressi». A parlare è Billy Gilmour, ai microfoni di radio Crc. Da quanto si è visto fino ad ora, si tratta del 12° uomo di Conte, che lo conosce dai tempi del Chelsea. «Sabato servirà una prestazione importante, daremo il massimo. Abbiamo rivisto le partite con la Lazio, non siamo certo felici di come siano andate. Insieme con Conte abbiamo capito come stare meglio in campo, come aiutarci durante il match per aumentare il livello. C’è però voglia di essere positivi e propositivi per migliorarsi, e trovare risultati migliori». E’ stato lui a sostituire l’insostituibile Lobotka. «Le partite sono molto dure a livello di organizzazione, non è facile affrontare le avversarie. Però qui lavoriamo ogni giorno per fare in modo da ottenere il maggior numero di punti possibili in classifica». Il play di Conte, riferimento anche per la sua nazionale, deve tanto a Roberto De Zerbi, suo allenatore al Brighton, in Premier League. «De Zerbi ha avuto un impatto importante, mi ha dato tanti insegnamenti che hanno cambiato il mio modo di giocare, è stato un bene averlo per la mia carriera e per il mio percorso di crescita. Ci sono punti in comune tra lui e Conte, chiedono sempre il massimo durante gli allenamenti, ti possono dare tantissimo per crescere».