Lega Serie A: le richieste nel documento inviato al Governo

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Il calcio ha bisogno di riforme, strutturali. E quando si dice calcio si sottintende il “sistema”, di certo non solo il campionato di Serie A. Come si legge stamattina su La Gazzetta dello Sport, la Lega ha inviato un “documento di indirizzo” al Governo proprio con tale intento: Nero su bianco c’è il documento di riforme proposto dalla A, 26 pagine incentrate su 3 principali concetti: le infrastrutture da costruire perché quelle attuali sono vecchie; l’aumento dei ricavi con contemporanea riduzione dei costi; lo sviluppo della cultura calcistica puntando sui vivai, sul settore femminile e sul collegamento con la scuola. Si prevede di riaprire alle multiproprietà vietate dal 2028-29, di puntare sulle seconde squadre, di rivedere le norme sugli extracomunitari, di modificare la Coppa Italia. Dal punto di vista economico c’è l’intenzione di valutare il salary cap per ridurre gli stipendi dei giocatori, la richiesta di abbassare i salari in caso retrocessione in B e gli aiuti attesi dal Governo (una percentuale del volume delle scommesse, l’abolizione del divieto di sponsorizzazione delle aziende del betting e il ritorno del Decreto Crescita). Capitolo arbitri: riconoscere indipendenza dell’Aia, portandola fuori dalla Figc, e rendere i direttori di gara professionisti. E poi Var a chiamata, aumento delle sostituzioni e sperimentazione delle espulsioni a tempo”.

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