A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Bologna-Napoli

Approfondimento su Bologna-Napoli

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Dopo la trasferta di Bologna, il Napoli si congederà dal proprio pubblico con la gara casalinga contro la Sampdoria e la successiva festa.

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Si è giocata ieri pomeriggio alle ore 15:00 presso lo stadio “Dall’Ara” di Bologna la sfida tra i rossoblù e il Napoli, valida per la 37° giornata del campionato di Serie A. E’ l’ultima trasferta dell’anno per i ragazzi di Spalletti, ormai al passo d’addio col club partenopeo, artefici di una stagione spettacolare. Mentre il Bologna di Thiago Motta (in pole per sostituire il tecnico di Certaldo) prova a inseguire il sogno europeo, strizzando l’occhio alle vicende extracampo della Juventus. Alla fine la gara è terminata 2-2 col Bologna in grado di rimontare la doppietta di Osimhen.

Ecco, di seguito, i principali spunti del match:

  • L’ultimo giallo: l’ammonizione rimediata a inizio ripresa da Kim, porterà lo stesso sudcoreano a saltare l’ultima partita di campionato. Un vero peccato perché la sua esperienza all’ombra del Vesuvio potrebbe essere terminata qui. A sensazione qualche top club pagherà la clausola onerosa e potremmo non vedergli più indossare la casacca partenopea. Grazie di tutto ragazzo!!!

 

  • L’idea pazza: questo scudetto ha tanti protagonisti e diversi vincitori per come è arrivato. Ma su tutti c’è un calciatore che ha fatto la differenza ed è Victor Osimhen. Il nigeriano, arrivato tre estati fa tra le ilarità di molti, si è dimostrato l’attaccante più decisivo dell’intera gestione De Laurentiis  rimanendo nella storia del club. Se però il bomber classe 98’, autore di una doppietta ieri a Bologna, decidesse di legarsi al club a lungo avrebbe tutto per trasformarsi in una vera e propria leggenda provando a diventare il miglior marcatore della storia napoletana. UNA DOLCISSIMA PAZZA IDEA…

 

  • La gestione parziale: alt fermi tutti, NESSUNO TOCCHI SPALLETTI!!! Il tecnico di Certaldo è stato perfetto nella gestione della squadra in entrambe le stagioni e merita solo applausi. Fatta questa premessa scontata, qualcuno vorrà parlare anche degli ultimi due mesi (pre e post aritmetica certezza)? Ci sono dei comportamenti che personalmente non apprezzo. Primo Lucio non perde occasione di togliersi sassolini dalle scarpe con le sue parole nelle interviste. Secondo nel dare visibilità a tutto il gruppo non è vero che è stato equo perché ci sono ragazzi che hanno giocato molto di più  (Elmas, Zerbin, Juan Jesus) rispetto ad altri (Raspadori, Gaetano, Ostigard). Infine la farsa sul futuro (qui le colpe sono divise al 50% col Presidente) ha stufato un pochino tutti (almeno fino all’ufficialità data dal Presidente ieri sera). Questa città ha visto partire gente come Cavani ed Higuain, potrà sopportare anche l’addio di Spalletti. Ora le mosse toccano al club.

 

  • L’uomo in tuta:  è provinciale, noi vogliamo vincere, vogliamo campioni. Sembra di tornare indietro alla scorsa estate quando si parla di futuro. Già perché ieri e Bologna e 24 ore prima abbiamo visto due tecnici dalle idee chiarissime sul tipo di calcio da proporre. Thiago Motta e Vincenzo Italiano sono due allenatori emergenti in grado di proporre un calcio di qualità, valorizzando e dando continuità al lavoro di Lucio. Sono bravi sul campo e hanno le idee chiare, oltre alla giusta età per fare il salto. Non avere esperienza internazionale sembra essere un limite, come quando a un colloquio di lavoro si cerca una persona di 25 anni con cinque anni di esperienza. Come se Spalletti o l’amato/odiato Sarri  avessero vinto otto Champions a testa prima di venire…

 

Articolo a cura di Marco Lepore

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