Per Osimhen serviranno 150 milioni di euro, ma intanto Victor lascia tutti in sospeso sul futuro

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Il calcio è quella cosa che si gioca in undici contro undici, e molto spesso segna Victor Osimhen che decide tutto. Motivo per cui tutta Europa è lì ai suoi piedi, pronta a partire all’assalto del bomber con i capelli “mechati”. E se per Kolo Muani, l’attaccante dell’Eintracht, il Manchester United sarebbe pronto a sborsare 100 milioni di euro, non è difficile per De Laurentiis fare due conti per capire quanto prezioso è quel gioiello che stringe da tre anni tra le mani. È nel cuore di Napoli e può permettersi cose che a pochi suoi predecessori venivano perdonati. Segna la doppietta che porta il Napoli nella storia in Champions. Eppure a fine partita non glissa sul suo futuro. Anzi, al solito, fa capire che i giochi sono aperti. Anzi, apertissimi. «Non so cosa accadrà tra qualche mese. A fine stagione mi siederò coi miei agenti e discuteremo.

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E poi parlerò con il Napoli a cui sono grato per avermi portato nel grande palcoscenico. Insieme troveremo una soluzione». Sincero, in maniera quasi inquietante. A nessuno delle grandi stelle del passato (Cavani e Higuain) sarebbe stata concessa una simile libertà con la stagione ancora in corsa: non è un ingrato, non gira le spalle alla squadra con cui è diventato grande. In maniera schietta, si prepara ad affrontare le sirene che già ci sono. E non nega che è tentato e che tutto farà tranne mettere la cera nelle orecchie. Lo vogliono tutti: lo sa lui, lo sa il Napoli. Non è semplice trattenerlo, magari De Laurentiis non intende neppure farlo. Gli mancano due anni di contratto, guadagna 4,5 milioni di euro: qui non può andare oltre.

I conti sono semplici da fare. E i tifosi lo sanno: per questo non lo trattano come se fosse un traditore, né pensano che De Laurentiis stia commettendo chissà quale “lesa maestà” a non studiare il rinnovo. Le leggi di mercato dicono che se una delle big d’Europa presenterà un’offerta da 140-150 milioni di euro per Osimhen, il capocannoniere azzurro verrà ceduto. E anche Victor lo sa bene. D’altronde, ha già girato mezza Europa da quando ha lasciato Lagos. E che dopo Torino tornerà in Nigeria con la sua nazionale.

IL DESTINO

Gioca un calcio straripante, tutto istinto e impeto. La sua specialità è la corsa feroce negli spazi perduti dell’avversario. Il gol ai tedeschi, di testa, è da vecchio numero 9, con il suo mistico corpo che è arrivato a sfiorare i 2,40 cm di altezza. Eppure, intervistato da Sport1, l’attaccante fa capire che l’asta è pronta e chi vuole può pure farsi sotto e fare la sua offerta: il suo contratto scade nel 2025 e quindi a fine anno qualcosa potrebbe accadere. Lo fa capire lui, ma si sa da tempo. Real Madrid, Chelsea, Tottenham, Manchester United e così via sono pronte a fare follie. Basta arrivare al prezzo giusto. D’altronde, è questo il momento, nessuno può fermare il suo volo. «Credo di essere uno degli attaccanti più forti al mondo. Ringrazio chi mi elogia e chi ha creduto in me. Ma posso ancora crescere in alcuni aspetti».

Vola alto, in tutti i sensi: è arrivato a saltare 2,40 cm per agguantare il traversone di Politano. Il soffitto di casa vostra, per dire, è in media 2 metri e 70. La sua specialità è la sospensione, cioè quel tempo immobile in cui restare fermo come un colibrì. Non è record, sia chiaro. Perché con lo Spezia ha avuto uno stacco di 72 centimetri, arrivando a 2,58 cm. Anche contro il Torino ha fatto meglio, nella gara di andata al Maradona: AirVictor arrivò a 2,52 cm. Insomma, la specialità della casa resta proprio il colpo di testa. Ma d’altronde, qualsiasi cosa fa, Osimhen appare perfetto. Anche quando non dice “resto” oppure bacia la maglia, giura amore eterno sapendo che tra qualche mese tutto potrebbe cambiare. Perché Napoli sa amare anche i campioni sinceri e leali. Come quelli che ammettono che «non sanno cosa succederà alla fine di questa stagione».

 

Fonte: Il Mattino

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