L’intervista – Zaccardo alla Gazzetta: “Tutto iniziò tre anni fa, fui l’intermediario per Kvara”

Il georgiano secondo Zaccardo è migliorato in un aspetto anche grazie al tecnico di Certaldo

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C’è il marchio di un campione del mondo, dietro l’operazione che ha portato Kvaratskhelia a Napoli. E Cristian Zaccardo, terzino della Nazionale iridata di Marcello Lippi nel 2006, ne parla con pudore, senza prendersi meriti particolari. «Io sono stato l’intermediario di una operazione cominciata quasi tre anni fa».

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Perché è durata tanto? «Quando Khvicha giocava in Russia le situazioni erano diverse. Io quando lo vidi proprio tre anni fa per la prima volta, restai subito colpito dalle sue qualità, me ne innamorai. E entrando in collaborazione con l’agente Mamuka Jugheli e il suo entourage, mi chiesero di una soluzione italiana e insieme pensammo al Napoli, anche perché Cristiano Giuntoli già seguiva il ragazzo e si era informato. Le richieste del Rubin Kazan e la crisi pandemica complicarono la situazione. Ma sia la famiglia, sia il club sono stati tutti determinati a scegliere Napoli, anche se c’erano altre offerte. Per me è stata semplice la mediazione visto l’intenzione comune delle parti».

Come mai proprio Napoli? «Perché è un club serio, che sa valorizzare i giovani. E poi c’è un allenatore come Luciano Spalletti, capace di insegnare calcio e infatti Kvara è migliorato e un po’ cambiato».

A cosa si riferisce in particolare? «Il georgiano per caratteristiche è un po’ un dribblomane. Ora magari tenta meno uno contro uno ed è più al servizio per la squadra. Il concetto di calcio totale del Napoli è spettacolare, oltre che efficace e Khvicha ne è diventato un interprete importante e i suoi assist si moltiplicano. Sta crescendo insieme al gruppo sapientemente costruito dal club e allenato benissimo da Spalletti. Una realtà in Europa».

Continua a seguire il ragazzo? «Certo, conosco tutta la famiglia, compreso il fratello piccolo Tornike che promette bene. E poi vedo tutte le partite del Napoli. Per professionalità, ma anche per gusto di vedere bel calcio. In pochi giocano così bene come gli azzurri. E seguendo la crescita di Khvicha vi posso dire che è in perfetta sintonia con l’ambiente, con la città. E in più è un ragazzo semplice e al tempo stesso con una spiccata personalità che gli consente di non avvertire la pressione in una piazza particolarmente appassionata come Napoli».

Dalla Georgia arriveranno nuovi talenti? «Possibile. La loro nazionale è in crescita e in più anche a livello di Under 21 stanno lavorando bene e stanno maturando diversi giocatori interessanti. Io seguo soprattutto come zona la Germania (dove è di casa, perché oltre al Mondiale vinse un titolo Under 21 e una Bundesliga al Wolfsburg, ndr) e a giugno sarò fra Romania e Georgia proprio per seguire la fase finale dell’Europeo Under 21. Lì avrò la possibilità di conoscere più a fondo i talenti georgiani».

Fonte: M. Nicita Gazzetta

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