Luciano Spalletti: “Kvara? Se si parla solo di lui non si va da nessuna parte”

Il tecnico di Certaldo puntualizza sulla questione dell'esterno georgiano

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Spalletti migliora Spalletti: la vittoria con l’Atalanta porta a nove la striscia consecutiva in campionato e ritocca il precedente delle prime otto della scorsa stagione. Un mago di una squadra di maghi.

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«Sono tre punti importantissimi: l’Atalanta ha giocato una grande partita e la guardiamo spesso come il Liverpool e il Manchester City perché ha caratteristiche ben visibili. Fa tendenza. Tutto questo dà la dimensione e il valore alla vittoria in un campo così».

Poi, segnale chiaro all’ambiente. Si parla inevitabilmente di Kvaratskhelia, rimasto a casa per una lombalgia acuta, e il signor Luciano rilancia: «L’assenza di Kvara? Nessun compagno è contento di sentire queste cose, altrimenti può dire: se devo dipendere da un altro, cosa vado a fare in campo? Si vince anche senza di lui e abbiamo vinto senza Osimhen: la squadra forte deve saper dimostrare in ambienti come Bergamo, Anfield, Roma e Milano».

 

IL GRUPPO

E allora, l’orgoglio e via i pregiudizi. Manca Khvicha, finora uno dei più grandi protagonisti, ma il Napoli non si ferma. Mai: nove vittorie consecutive, dicevamo, e la fierezza nello sguardo del suo allenatore. Bravo tra l’altro a pescare il jolly del gol decisivo proprio dall’uomo prescelto per la sua sostituzione: «Anche se per voi Kvara è quello che ci porta in giro per il mondo, ne abbiamo altri di cui ci si può fidare».

Tipo Elmas, appunto: «Elif ha fatto qualità e quantità in maniera eccezionale ed è un ragazzo che ho penalizzato facendolo giocare poco».

A proposito: come sta Kvaratskhelia? «Ha questo dolore dietro la schiena derivato dalla botta che ha preso a Liverpool da Arnold: pensavamo migliorasse, ma poi sabato non stava bene e abbiamo preferito lasciarlo a casa. Ma ripeto: non si va da nessuna parte se non abbiamo venti-ventidue calciatori e quindi il ragionamento va fatto in maniera corretta. Il gruppo lo recepisce in base a come lo gestisci, con correttezza».  

 

LA MENTALITA’

Spalletti, insomma, rifiuta le dipendenze. E si gode la serata: «E’ una vittoria importantissima, come tutte del resto per chi vuole fare qualcosa come noi, ottenuta attraverso una prestazione importante sotto il profilo della mentalità».

Tanto sta facendo anche Osimhen: «Ha questa vampate di sostanza, questi strappi di forza e velocità, ma ogni tanto deve interpretare le azioni in cui arrivano certi palloni. Forse a un certo punto era un po’ stanco, e del resto aveva giocato pochi giorni fa in Champions, ma ha fatto quello che doveva fare».

 

ADL&JJ

 

Dagli States arrivano i complimenti di De Laurentiis: «Un forza Napoli sempre dall’America per una squadra straordinaria», il tweet del presidente.

«Eravamo più stanchi dell’Atalanta perché venivano dalla partita di coppa ad Anfield, ma abbiamo giocato comunque una bellissima partita», dice Juan Jesus. Autore di un’altra prestazione molto convincente al cospetto di avversari decisamente complessi: «Eravamo forti anche l’anno scorso, ma ora sono arrivati giocatori che ci stanno dando una mano assurda. Si fanno trovare sempre pronti e alzano il livello degli allenamenti e la qualità della rosa».

Kim è un esempio lampante: «Un guerriero che non molla mai e anche un ragazzo divertente. A volte sulle palle ferme lo senti urlare: mamma miaaaa». 

 

Fonte: Cds

 

 

 

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