Il Mattino – Dai Spalletti, sursum corda, qualche sorriso in più e un po’ meno acrimonia

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Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, sa bene che bisogna continuare così, con concentrazione e soprattutto non sottovalutando mai l’avversario, ma ci vuole anche un pò più di leggerezza, come scrive oggi Il Mattino.

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In questo Napoli finalmente rinnovato i leader della squadra li decide il campo. Come è giusto che sia. E non i boss dello spogliatoio. Sono partiti i protagonisti di una lunghissima stagione di belle speranze e di buoni risultati, mai eccezionali. E la squadra sembra rasserenata. Libera probabilmente dalla oppressione di leadership imposte. Di Lorenzo capitano freddo e sereno. Lobotka ed Anguissa dominatori del centrocampo. Zielinski che sembra finalmente ritrovato (forse è quello che ha beneficiato di più della partenza di Insigne). Kim che gioca come un veterano della serie A. Kvaratskhelia potenziale stella della squadra. Difficile dire chi sia il riferimento principale. Probabilmente la forza di questo gruppo è proprio nel non dover subire la presenza di leader imposti che poi alla resa dei conti non si dimostravano tali fino in fondo. Nota stonata, e incomprensibile, la ricerca quasi ossessiva di polemiche da parte di Spalletti. Tirando fuori questioni di ieri, oggi e domani. Coinvolgendo stampa e società senza risparmiare nessuno. Il buon Luciano arriva ad irritarsi se gli si chiedono spiegazioni di questa o quella sostituzione. Ma allora abbia l’amabilità di spiegare il tecnico di cosa sia lecito parlare in conferenza stampa se lo irrita qualunque quesito inerente la formazione, le scelte tattiche, il modulo di gioco. Insomma, per esempio, avranno i giornalisti il diritto a criticare la sua interpretazione del turnover? O devono limitarsi in sala stampa ad osannarlo? Ed il Presidente avrà il diritto di chiedere qualche spiegazione in occasione di performance non all’altezza? Probabilmente sono ancora gli strascichi delle polemiche della scorsa stagione. Quando qualcuno lo ritenne correo nella mancata conquista dello scudetto ai più apparsa possibile.
Il toscano è un fior di tecnico, la squadra gioca un bel calcio, i risultati fino ad ora arrivano. E allora sursum corda, qualche sorriso in più e un po’ meno acrimonia non possono che far bene alla causa.
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