Quell’amicizia Special con Diego che si trovava Mourinho nei momenti difficili

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Per descrivere il rapporto tra José Mourinho e Diego Armando Maradona, l’ammirazione del tecnico della Roma nei confronti del Simbolo del calcio mondiale, c’è questa storia raccontata dallo Special. «Ho voluto che mio figlio, nato nel 2000, sapesse tutto di lui pur non avendolo visto giocare, così come aveva fatto con me mio padre a proposito di Di Stefano, il mito della sua generazione». 

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Lunedì 18 Mou verrà con la Roma a Fuorigrotta, per la prima volta entrerà nello Stadio Maradona. Da tecnico dell’Inter, aveva giocato al San Paolo. Adesso c’è l’omaggio da fare all’amico scomparso il 25 novembre 2020, ricordato con parole dolci da José il giorno dopo la sua morte. «C’era Diego e c’era Maradona. Diego mi mancherà. Quando vincevo non mi chiamava mai, ma invece ho sempre ricevuto la sua telefonata dopo grandi sconfitte». Nel momento più difficile di un uomo di sport Diego c’era per Mourinho.

Si erano incontrati spesso. Nello spogliatoio di Appiano Gentile nel 2009, quando José allenava l’Inter, e Maradona fu chiaro:

«Lui è il migliore allenatore al mondo».

Si rividero un anno dopo nel centro sportivo del Real Madrid, dove intanto José si era trasferito. Abbracci, sorrisi, tanto tempo trascorso insieme in panchina mentre i Blancos si allenavano raccontandosi cose di calcio e di vita. L’ammirazione per Diego era profonda e non per quell’atttestato di stima, ripetuto anche nel 2013 in un convegno a Dubai, dove il Pibe si era trasferito per tentare di avere fortuna come allenatore.

«Mourinho è un fenomeno».

E Mou per lui non aveva né parole né aggettivi. F. De Luca (Il Mattino)

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