Mancini, la scelta è ragionata: a novembre ha già rifiutato un big club

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Si è appreso ieri delle non dimissioni. Roberto Mancini, infatti, pare aver sposato appieno la causa della Nazionale e non ha lasciato la barca neanche dopo il naufragio ad opera della Macedonia del Nord. Ieri, nella conferenza di vigilia della gara (inutile) contro la Turchia ha ripetuto: «Volevo vincere Europeo e Mondiale, per quest’ultimo ci vorrà un po’ di tempo in più», a dimostrazione che le sue idee non sono cambiate. Talmente sicuro della sua scelta da operare un gran rifiuto. A novembre il Mancio non ha avuto esitazioni. Dall’ altro capo del filo c’era il Tottenham che gli stava offrendo la panchina di Nuno Espirito Santo, prima di scegliere Conte. Mancini ha detto «no», secco: senza dubbi, incertezze o perplessità. A giugno penserà alla Nations League e non a possibili sirene tentatrici di club alla ricerca di nuovi manager. Su tutti ci sarebbe il Psg. Ma Mancini ha scelto di continuare a Coverciano, per difendere il titolo di campione d’Europa nel 2024 e puntare al Mondiale 2026.

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