Il “CdS” vota gli azzurri – Juan Jesus, il più vivace della difesa. Male Mertens

Non convincono Demme e Malcuit, poco incisivo a centrocampo e sulla fascia

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 Il Napoli esce da Cagliari con un punto guadagnato, vista la prestazione non proprio esaltante e lo deve al suo centravanti Osimhen. All’Unipol Domus, i padroni di casa, pressano a tutto campo, marcatura a uomo che costringono all’errore gli azzurri. Come Koulibaly che sbaglia ma Joao Pedro non ne approfitta. Anche nella ripresa la musica non cambia e arriva l’inevitabile vantaggio, male Ospina sul tiro di Gaston Pereiro che si fa passare la palla sopra la mano. Il portiere colombiano però si riscatta su Deiola e ben due volte su Marin. Il pareggio di Osimhen, sembra quasi manna dal cielo. Un punto che non cancella la prestazione, ma tiene la classifica quasi identica alla scorsa settimana. Non convincono Demme e Malcuit, poco incisivo a centrocampo e sulla fascia. 

 

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Ospina 5,5 – Piccoli cenni di incertezza su palloni che gli piovono addosso e che pare annuncino la paperissima sul gol di Pereiro. E i prodigi successivi, che tengono aperta la partita, non cancellano quella macchia gigantesca.

Rrahmani 5,5 – Ha dimenticato la difesa a tre e comunque si appoggia su quel che sa. Con metodi un po’ spicci ma mai con naturalezza.

Koulibaly 5 – Parte male, e persino malissimo, con un appoggio che per poco non spalanca a Joao Pedro la strada di un sogno. Chiude sui nervi, lanciandosi avanti, e spalancando altri buchi.

Juan Jesus 6 
Pare il più vivace del settore e si sbatte con un diavolo. Magari viene meno la pressione su Pereiro, sull’1-0, ma vai a saperlo che Ospina non ci arrivi.

Fabian Ruiz (23’) 6
La geometri e l’autorevolezza che serve per impadronirsi di un centrocampo, fino a quel punto arrendevole.

Di Lorenzo 6  – Dura meno di mezz’ora, per un colpo alla testa, e la sua serata è un dettaglio.

Malcuit (27’ pt) 5 – Subito un giallo e poi poche cose che restino.

Zanoli (38’ st) sv – Pianta due allunghi.

Demme 5 – Si perde nella fase attiva, non concede granché in quella passiva. L’orologio si è inceppato e il ritmo non si trova.

Ounas (23’ st) 5,5 – Fa scarabocchi che non aiutano, anzi.

Zielinski 5  – Un primo tempo da spettatori, un finale – almeno quello – più avvolgente.

Mario Rui 6,5 – Lo senti nelle incursioni e nelle coperture. E’ un tracciato di generosità e l’assist ha il piede, il giro del pallone, la precisione per arrivare ad Osimhen.

Elmas 5 – Va lui su Grassi, il regista, e sarà anche sgrammaticato ma almeno ha dinamismo che i compagni non avvertono.

Mertens 4,5 – Non c’è e si vede: né attaccante, né uomo tra le linee, solo un’ombra che passeggia.

Petagna 4,5 – Cerca il corpo a corpo, su palloni complicati che gli arrivano quasi casualmente. Ma è estraneo.

Osimhen (23’ st) 7  – Il gol è nelle sue corde, per certi versi somiglia a quello di Venezia. Lascia che il Napoli ci creda ancora, proprio mentre pensava che stesse finendo. Con Osimhen niente è impossibile.

Fonte: A. Giordano (Cds)

 

 

 

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