Malinconia Mazzarri: «Anni belli, ma ora devo salvare il Cagliari»

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No, Mazzarri non è un ex come un altro. È come Edy Reja, uno di quelli che è stato fondamentale per la rinascita del club azzurro. È Walter Mazzarri che regala a Napoli il primo trofeo dopo quelli conquistai ai tempi di Maradona, la Coppa Italia del 2012. Ed è il suo Napoli quello che fa sognare nelle prime notti magiche di Champions, compreso il miraggio della qualificazione ai quarti di finale svaniti ai supplementari con il Chelsea. E lui a trasformare Cavani in quel superbomber da 104 reti. Ora è a Cagliari e deve conquistare la salvezza. Quindi normale che dica: «Lì sono stato molto bene. Ma ora ho in testa solo il Cagliari è l’obiettivo di uscire fuori da questa situazione».

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«Sarebbe banale sottolineare la forza del Napoli, i valori che hanno in rosa e quello che stanno facendo in campionato come in Europa. Noi dobbiamo guardare in casa nostra, al di là dell’avversario, sono convinto che se il Cagliari fa quello che prepariamo in settimana possiamo mettere in difficoltà chiunque. Servirà veemenza in fase attiva e passiva, perché il Napoli ti fa girare la testa se gli lasci spazio e tempo di giocare. Noi dovremo mettere in campo le nostre caratteristiche e la fame che ci anima da mesi, poi se loro saranno più abili li applaudiremo a fine gara». Oggi stadio tutto esaurito, perché a Cagliari la partita con il Napoli ha un sapore particolare: il club ha immediatamente ampliato la capienza, portandola al 75 per cento.

P. Taormina (Il Mattino)

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