Spalletti: «Essere “anti” mi disturba un po’, il Napoli è il Napoli»

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Spalletti ha archiviato in fretta la grande vittoria sul Milan ed ora è tutto concentrato sullo Spezia. In conferenza si concentra soprattutto su quest’ultimo impegno azzurro dell’ anno.
La notizia di Insigne positivo al Covid 19 ha alterato il clima positivo dopo il successo sul Milan?
«È sempre un dispiacere non avere elementi a disposizione del suo livello ma abbiamo l’imposizione di continuare a fare punti perché le partite passano per non ripassare più. Non si fa il riassunto delle gare non vinte ricordando cosa è accaduto in quel periodo: dobbiamo dare continuità alla partita di Milano, fare in modo di non essere mai usciti da San Siro e vincere una gara difficile».
Lei farebbe disputare la Coppa d’Africa? «Io ho un altro ruolo, non sono nelle istituzioni. Per me è facile dire che in un momento così delicato la Coppa d’Africa è un mostro invisibile: apprezzerò molto quello che si vedrà nelle gare perché ci sono dei giocatori tra i migliori al mondo, ma dentro il mio spogliatoio non vedrò statue tipo Koulibaly e Osimhen. Si spera che il buon senso e la ragione delle istituzioni prevalga».
Possibile rivedere Di Lorenzo a sinistra e Malcuit a destra oppure rientra Mario Rui? «Le partite sono ravvicinate, bisogna prendersi qualche ora in più per fare la formazione definitiva».
Contento di 39 punti a una giornata dal termine del girone di andata? «È un casino dire se sono contento o no. A me resta il fastidio di quello che non s’è portato a casa, anche se non puoi metterci più le mani. Io sono sempre affamato e allupato come la prima volta da giocatore o allenatore. Ora voglio vincere le prossime: la mattina quando mi alzo trovo i tifosi già dal parcheggio e tutti mi dicono la stessa cosa, vogliono contribuire per poter vincere. Si prende tutto e si va in quella direzione».
È infastidito dalle polemiche sul VAR per Milan-Napoli? «Per qualcuno è stato un fuorigioco particolare dubbio a caldo, ma a freddo tutti, compresi gli organi dell’AIA, hanno sottolineato che è una regola Uefa e Fifa e si sono espressi allo stesso modo».
Lobotka è un valore aggiunto del Napoli? «Ho sempre avuto grandi registi, grandi numeri 4: il buon regista è quello che sa fare tutto bene, il grande regista è quello che fa in modo che la squadra faccia tutto bene, Lobotka è uno di questi. Poi ne abbiamo altri che possono farlo, ci potrebbe essere Fabian, dipende se giochiamo con uno solo o con due bassi che si dividono i compiti. Qui ne sono passati tanti, Jorginho è uno di questi».
Quanto è importante dopo la vittoria sul Milan ritrovare il passo giusto al Maradona dopo due ko di fila? «Qui non si celebra la vittoria a Milano ma la preparazione contro lo Spezia. Abbiamo l’imposizione di vincere, le gare precedenti creano presupposti di crescita, di reazione, nella squadra e in me stesso. Sono orgoglioso e fiducioso, dobbiamo costruire qualcosa di serio e credibile per la gente che ci vuole bene e che vive dentro il risultato: si va a giocare una gara di grande intensità, voglio quello già dal riscaldamento».
Il Napoli si candida ad essere l’anti-Inter? «Noi vogliamo vincerle tutte, essere anti disturba un po’, vogliamo essere noi, mostrare la nostra bellezza facendo un buon calcio: bisogna avere l’ambizione, poi vedremo, alla fine si tireranno le somme».
Chi non c’è viene sostituito al meglio: la valorizzazione della rosa è un merito suo? «È una mia impostazione quella di voler amare tutti allo stesso modo, di voler dare possibilità a tutti, poi i comportamenti rendono possibile una buona classifica e avere dei sogni, delle ambizioni. Noi abbiamo un gruppo di giocatori che sanno stare in uno spogliatoi ed è un valore importante».

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R. Ventre (Il Mattino)

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