Coppa d’Africa, non bastano i rigidi protocolli Covid per tranquillizzare i club internazionali

0

La Coppa d’Africa resta un punto interrogativo ad oggi, cn tutte le difficoltà che porterebbe per i tanti club internazionali con giocatori africani in partenza. E non bastano i rigidi protocolli Covid per tranquillizzare tutti, come scrive oggi il Corriere dello Sport. I club, soprattutto quelli inglesi, vorrebbero un rinvio o quantomeno che i loro giocatori non vengano convocati dalle rispettive nazionali. Si sono lamentati anche gli egiziani dell’Al Ahly, che rischiano di giocare il Mondiale per club (3-12 febbraio) senza una decina di uomini. L’Eca, l’associazione europea dei club, ha inviato una mail dai toni preoccupati soltanto dieci giorni fa chiedendo lumi sul protocollo anti-Covid della manifestazione. La Caf, il governo e il comitato organizzatore del Camerun, con un po’ di ritardo, l’hanno illustrato, specificando che negli stadi potranno entrare solo tifosi completamente vaccinati e con un tampone negativo effettuato nelle 72 ore precedenti le partite. Insomma, un protocollo ancor più rigido di quello attualmente in vigore in Italia, dove ad oggi basta il green pass.

Factory della Comunicazione

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.