Approfondimento e grafici A. Pisciotta – Napoli-Torino: vittoria di misura

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Approfondimento sul Napoli nell’ottava partita di Serie A contro il Torino giocata il 17 ottobre alle 18.00 allo stadio “Diego Armando Maradona” di Napoli.

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I calci di punizione

I calci di punizione stanno diventando un’arma per gli azzurri. Infatti due calci di punizione ieri hanno creato delle occasioni davvero importanti per gli azzurri. La prima con un bel passaggio filtrante del capitano Insigne (figura 1), che trova un varco tra la barriera e la linea difensiva degli ospiti. Con un attento Di Lorenzo che non finisce in fuorigioco ma prende posizione e viene travolto dall’avversario. Così l’arbitro decide fin da subito per il calcio di rigore. Sul quale ci va il capitano facendosi ipnotizzare dal portiere; è davvero un periodo sfortunato per il capitano sui calci di rigore, ma sicuramente si riprenderà quanto prima per ritornare a segnare.

La seconda occasione creata da calcio di punizione arriva addirittura con un goal di Di Lorenzo (figura 2); che però viene pescato in fuorigioco dal VAR. Il calcio di punizione battuto egregiamente da Mario Rui, ricorda moltissimo il goal fatto con il Genoa da Petagna (clicca qui per rivedere il fermo immagine). Con questa palla tagliata forte davanti la linea difensiva, con addirittura Di Lorenzo, ed Osimhen, che provano a colpire di testa.

Il goal di Osimhen

Goal che è stato voluto da tutta la squadra, infatti vediamo addirittura 9 uomini oltre la metà campo degli azzurri. Con il Torino che sarebbe potuto ripartire velocemente, in quanto dietro erano rimasti solo Ospina ed un altro calciatore del Napoli. Infatti il raddoppio di Koulibaly per recuperare palla è stato fondamentale sia per bloccare la ripartenza si per recuperare la palla ed andare a segnare (figura 3).

Dopo aver recuperato palla l’ha passata a Mertens che con degli uno-due palla a terra è arrivato in area per provare a crossare contro il muro granata. Ma la palla rinviata dalla difesa finisce sulla schiena di Elmas che la fa alzare per il successivo colpo di testa a rete di Osimhen (figura 4). Che mette il sigillo su una partita giocata in maniera egregia. In quanto era marcato attentamente dagli avversari, ma da buon attaccante al momento opportuno ha messo il sigillo.

Conclusioni dell’approfondimento

Il Napoli ha voluto questa vittoria, lo dimostra le tante occasioni create. Qui si vede la mano di mister Spalletti e del suo staff; con la ricerca continua di alternativa sui calci di punizione, studiati appositamente contro gli avversari. La voglia di vincere l’ottava partita consecutiva era tanta e ha giocato emozione anche per il capitano azzurro che ha sbagliato il rigore. I migliori in campo per gli azzurri sono stati Osimhen ed Ospina che ha salvato il risultato su una conclusione ravvicinata. Ora appuntamento giovedì, con l’Europa League di nuovo allo Stadio “Diego Armando Maradona”, alle ore 21.00, contro il Legia Varsavia, per continuare questa striscia positiva di risultati; ma soprattutto per provare la qualificazione al turno successivo di Europa League.

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Approfondimento a cura di Antonio Pisciotta
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