Il bello deve ancora venire, 18 minuti hanno illuminato il King Power

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M a forse il bello deve ancora venire: perché quei diciotto minuti, che illuminano il King Power Stadium, trascinano in un orizzonte che è pieno d’eleganza, d’un calcio naturalmente esagerato, d’un talento che – si percepisce – non è ancora esploso completamente. «Io per ora sono felice di aver regalato questo pareggio al Napoli che ha sempre creduto in me. Non posso fare altro che segnare per ripagare il club della considerazione che mi ha dimostrato». Poi ci si chiede, ma da dove li ha tirati fuori: la costruzione del primo, lo stacco impressionante sul secondo, una ferocia tecnica che ogni tanto sembrava svanisse e che invece covava sotto la cenere. Oshimen 1 fa il funambolo, Osimhen 2 invece fa il centravanti antico e anche moderno, si prende l’area, la domina andando in cielo e sistemandola all’incrocio: «Abbiamo giocato da squadra vera e questa è un ottimo inizio in Europa League. Non fissiamo obiettivi, andiamo avanti così, godiamoci questo risultato ma sapendo ciò che valiamo. Io spero solo che quest’anno non mi capiti niente, dopo tutto quello che ho dovuto sopportare nella passata stagione». 

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Fonte: CdS

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