Tifosi azzurri: «Saremo noi napoletani a Londra a spingere la Nazionale»

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Quelli che aspettano. Sono gli italiani e i napoletani che vivono a Londra e che stasera saranno a Wembley per spingere l’Italia (attesi in 1200). In attesa che arrivi il via libera anche per i tifosi che non vivono in Inghilterra, dovranno essere loro a sostenere Mancini e i suoi ragazzi. «Siamo pronti e ci faremo sentire», spiega Alessandro Limone, napoletano trapiantato a Londra per lavoro. «Le prime partite le ho seguire nel mio ristorante Mister Lasagna proprio nel cuore della City. Abbiamo messo un maxischermo, lo stesso che utilizzeremo questa sera per i tantissimi tavoli che sono già prenotati». Perché la comunità italiana a Londra è sempre molto forte e presente. Ma l’organizzazione sarà impeccabile, seppur nel rispetto delle norme anti-Covid.«Ci siamo organizzati anche con degli schermi all’esterno, perché lì possiamo sistemare delle tavolate più abbondanti: fino a 30 persone. Da noi sono previste almeno 60-70 tifosi italiani per stasera a cena. Ma io andrò allo stadio». Alessandro Limone, infatti, sarà uno degli italiani a Wembley. «Grazie a un amico sono riuscito a trovare il biglietto con largo anticipo: e poi ho il vantaggio di vivere già qui, quindi non ho il problema dell’eventuale quarantena. Ma ovviamente speriamo in una vittoria stasera in vista di semifinali e finali ancora qui a Londra».

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Con Alessandro allo stadio ci sarà anche Giuseppe Aprovidolo, un altro napoletano a Londra. «L’entusiasmo sarà altissimo. Io lascerò per qualche ora il mio cocktail bar City Roy e sarò in tribuna a Wembley. L’entusiasmo sta crescendo partita dopo partita. Abbiamo visto le partite tutti insieme in tv e ora è tempo di sostenere gli azzurri dal vivo. Ho preso il biglietto già prima del Covid, nel 2019, perché credevo in questa Nazionale. All’epoca vivevo ancora in Italia ma ero sicuro che ci saremmo qualificati per questa partita e non potevo perdermela. Da napoletano e tifoso del Napoli sono sicuro che Insigne ci farà un bel regalo stasera. Deve esserci la sua firma in questo match così delicato: lo abbiamo visto molto leader in questo periodo. È uno dei protagonisti tra musica e social. Fa salire l’entusiasmo di una squadra che sembra pronta anche nelle seconde linee». Ma ci sono anche quelli che non potranno essere allo stadio per le norme anti-Covid. «Ho amici che dovevano raggiungermi dall’Italia ma sono rimasti bloccati dalle restrizioni», aggiunge Giuseppe. «Un buon 40% di quelli che dovevano venire a Londra si è un po’ perso per strada. Perché se per una partita poi devi fare 10 giorni di quarantena e hai un lavoro da mantenere, diventa un problema. Ma posso garantire che ci saremo noi a spingere l’Italia. Sarà la nostra missione: fare il tifo anche per quelli che sono a casa».
Fonte:B. Majorano Il mattino
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