M. Esposito, ex Napoli: “Sulla carta gli azzurri messi meglio. Insigne è maturato molto”

0
L’ex azzurro Massimiliano Esposito, ex calciatore, fra le tante, del Napoli, su 1 Station Radio: “Il calcio italiano ha bisogno di valorizzare i giovani. Ci sono tanti ragazzi che non vengono seguiti e formati nella maniera giusta, per questo ho deciso di rilevare la Polisportiva Dilettantistica Sacra Famiglia, in cui mi dedicherò alla formazione dei giovani calciatori.

Factory della Comunicazione

Juventus-Napoli? Sulla carta gli azzurri sembrano fisicamente e mentalmente messi meglio, grazie anche agli ultimi risultati che hanno dato serenità all’ambiente. Ma conoscendo i bianconeri, faranno di tutto per fare risultato stasera, visto anche che vengono da due gare senza vittoria. Il Napoli avrà a disposizione la formazione tipo, e se i ragazzi scenderanno in campo col giusto piglio, avranno buone possibilità di portare a casa i tre punti. Squadra spaccata in due? In attacco c’è tantissimo talento, ma il modulo adottato da Gattuso non aiuta i difensori centrali, visto che i terzini spingono e quando non c’è Demme a centrocampo c’è poco schermo avanti alla difesa. Rino ha la sua idea di gioco, ma credo che avrebbe dovuto continuare col 433 visto lo scorso anno, che gli ha permesso di vincere anche la Coppa Italia. Il 4231 è un modulo estremamente dispendioso, e quando ti mancano gli interpreti è difficile da attuare.
Delusione Bakayoko? Non è stato l’unico ad aver reso al di sotto delle aspettative, anche Maksimovic e Manolas hanno reso meno di quanto valgono. Il gol in amichevole contro l’Olympiakos? È un ricordo bellissimo, era la mia prima gara con la maglia per cui ho sempre fatto il tifo e nello stadio di Maradona. Una rovesciata che è rimasta nella storia. Perché abbiamo perso la finale di Coppa Italia contro il Venezia? Semplice: vincemmo l’andata 1-0, poi fu esonerato Gigi Simoni solo perché aveva firmato con l’Inter nella stagione successiva, e ci ritrovammo l’allenatore della Primavera a concludere la stagione con noi. Ovviamente il tecnico non aveva l’esperienza adatta a farci vincere quel trofeo ma, per fortuna, ci salvammo.
Insigne? Lo ammiro molto e lo capisco quando nei momenti difficili vorrebbe fare di più per trascinare i propri compagni. Quest’anno ha completato definitivamente la sua maturazione. Oltre alle sue immense doti tecniche, ha dimostrato di essere un calciatore leale: nessuno ne parla, ma contro il Crotone ha detto all’arbitro che il calcio d’angolo in suo favore non c’era. Oggi è difficile vedere gesti di fairplay in campo, Lorenzo ha dato un grande esempio a tutti i ragazzi che sognano di diventare calciatori professionisti. Il suo è uno di quei gesti che fanno bene al calcio”.

 

Fonte: Radio 1 Station

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.