A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Milan-Napoli

Approfondimento su Milan-Napoli

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Milan-Napoli- Tante polemiche sta suscitando la decisione di rinviare al 7 aprile il match Juve-Napoli, inizialmente in programma il 17 marzo.

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Quella giocata ieri sera allo stadio “San Siro” era il Milan-Napoli più importante degli ultimi anni, sia per i rossoneri tornati dopo tanti anni in piena lotta scudetto, che per gli azzurri chiamati a giocarsi l’ultimissima chance per restare attaccati al treno Champions. E a vincerla è stata proprio la squadra di Gennaro Gattuso con la rete di Politano a inizio ripresa.

Ecco i principali spunti del match:

  • Il “bidone” nerazzurro: quante polemiche già lo scorso anno intorno a Matteo Politano, considerato un calciatore bocciato forse ancora prima di mettere piede all’ombra del Vesuvio, perchè sulla destra la fascia è sempre stata solo di Callejon. E invece liberatosi dell’ombra dello spagnolo, questo ragazzo sta giocando alla grande, con le sue fisiologiche pause, riuscendo a sbocciare soprattutto nel momento più difficile della stagione. E col ritorno di Lozano si può sperare bene di avere maggiore freschezza in avanti..

 

  • Il timido belga: non sembra la stagione migliore per Mertens, il folletto belga infatti sembra privo della giusta salute per dare continuità di prestazioni in maglia azzurra quest’anno, ma se riuscisse a tornare almeno al 50% della sua forma allora veramente nulla è perso in chiave Champions. In questo momento l’alternanza con Osimhen lo libera dal peso di dover sostenere l’attacco da solo per novanta minuti.

 

  • Il maestro d’orchestra: da quando tornato dal Covid Fabian Ruiz ha cambiato decisamente passo, ritornando a essere davvero prezioso ma in una posizione più defilata nella zona nevralgica del campo e soprattutto con un compagno di reparto dinamico come Demme in grado di dare copertura e ritmo alla squadra. Cambia tutto ogni volta che tocca a Bakayoko (che anche ieri sera ha rischiato di “bissare” la frittata col Sassuolo) al suo fianco per l’eccessiva lentezza dell’ex Chelsea, ma purtroppo fino a fine stagione serviranno tutti.

 

  • Il doppio Rino: lo ripetiamo c’è un Gattuso sino a Inter-Napoli e un altro dopo quella sfortunatissima serata. Il primo meriterebbe di guidare la squadra nel prossimo anno perchè ha dimostrato con i fatti idee di calcio interessanti, ma il secondo ha fatto disastri tattici “inenarrabili” abbinati a dichiarazioni davvero stucchevoli e fastidiose. Sta riprendendo il progetto tattico in mano anche con decisioni difficili come Hysaj (il migliore in campo ieri a mio avviso) a sinistra ma forse è ormai tardi perchè questa squadra ha buttato troppi punti per strada (si pensi soltanto ai 2 col Sassuolo) e rischia comunque di non centrare la Champions. La vittoria di ieri diventa strategica, ma per rimettersi in carreggiata serve un successo anche all’Olimpico (o almeno non perdere contro Roma e Juve) e restare attaccati al treno delle prime quattro.

 

  • La persecuzione napoletana: ognuno ha una sua croce da abbracciare e nel caso dei tifosi napoletani questa ha il nome di Paolo Silvio Mazzoleni. E’ inutile raccontare i danni causati da questo signore (che probabilmente deve aver subito un grave torto nella sua vita da un napoletano) da arbitro e proprio quando tutti avevano tirato un sospiro di sollievo alla sua ultima partita col fischietto ecco la doccia fredda. Già perchè con l’introduzione del Var Mazzoleni risuscita come “uomo della tecnologia” e anche ieri ha provato a condizionare la partita come solo lui sa fare. Il rigore si potrebbe anche dare (forse sarebbe meglio parlare di tiri liberi!!) ma il “VAR DEVE INTERVENIRE SOLO IN CASO DI GRAVE E CHIARO ERRORE” e non se l’arbitro lo giudica lieve e non da punire. Ma Mazzoleni non si lascia ingabbiare dalla burocrazia e consiglia per due minuti l’arbitro Pasqua di andare a rivedere l’episodio. Veramente una serata da dimenticare per il signor Mazzoleni da Bergamo…

Articolo a cura di Marco Lepore

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