Gravina parla della sentenza Coni: “Non intendo discutere sull’esito del terzo grado di Giudizio”

Il presidente della Figc non se la sente di dare giudizi sulla sentenza del Coni

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Dalla lunga intervista rilasciata da Gravina al CdS il presidente della Figc parla della sentenza su Juventus-Napoli da parte del Coni. 

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La sentenza del collegio di garanzia del Coni su Juve-Napoli non è la prova che qualcosa non va? «Il collegio di garanzia ha un ruolo ben chiaro nella giustizia sportiva. È la nostra Cassazione. Ma la Cassazione è un giudice di legittimità. Non dovrebbe entrare nel merito e diventare un terzo grado di giudizio. Urge un chiarimento legislativo, per circoscrivere la giurisdizione. Altrimenti saremo costretti a ricorrere al Tar e poi al Consiglio di Stato contro le sentenze del Coni».

La sentenza stabilisce che la quarantena soft, stabilita dal protocollo federale, non deroga alla quarantena hard, disposta dalla Asl in basa a una norma di rango superiore. Non le pare questo un giudizio di legittimità? Oppure la giurisdizione domestica del calcio vuole percepirsi come una zona franca, dove valgono regole pattizie in contrasto con quelle dell’ordinamento? «Mai pensato questo. Faccio però notare che i pareri della Asl erano due, e di segno diverso. Ed erano stati valutati da due giudizi federali di merito, che hanno ritenuto applicabile il protocollo. Ma non intendo discutere della sentenza. Io pongo un problema di funzionalità del sistema di giustizia sportiva».

A. Barbano (Cds)

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