“C.v.d”, come volevasi dimostrare: e i piani alti stanno a guardare!

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Qualcuno lo aveva detto. E non certo tra le righe. In maniera diretta e facendo giunger il messaggio ai piani alti. C.v.d. (come volevasi dimostrare) avremmo scritto se fossimo giunti alla conclusione della dimostrazione di un teorema geometrico. Quel qualcuno aveva ragione e, diciamo la verità, non occorreva neanche un’intelligenza superlativa per sapere che tutto ciò era dietro l’angolo. Non era questo il momento storico per svolazzare in giro per l’Europa. Ora, nel caso del Napoli, ma non soltanto per la squadra azzurra, è il momento di fare i conti con i “danni” ed i cocci lasciati dalle Nazionali. Perchè il problema principale da affrontare, adesso, per Gattuso, in vista della sfida del San Paolo con il Milan, non è e non sarà, lo scegliere il modulo e, di conseguenza, la relativa posizione di Mertens, ma metterne undici in campo, in buone condizioni e chiudendo gli occhi dinanzi all’ infermeria. Cominciando dalla porta e proseguendo reparto per reparto. Ospina, problema muscolare, Hysaj, infezione da coronavirus, Bakayoko, febbre, Osimhen, “lussazione” alla spalla. Sperando che la lista termini qui. E, paradossalmente, la questione più scottante è quella “positiva”. Sì, perchè, se tra i pali c’è prontissimo il talentuoso Meret e in mediana le alternative all’ ex milanista non mancano (Zielinski, Elmas, Demme, Lobotka), così come in attacco scalpita Petagna, senza contare il folletto belga, è in difesa che manca “qualcosa”. Ci sono stati problemi per Rui e Ghoulam, definiti da Gattuso “non sul pezzo”, per cui era facile ipotizzare che a sinistra sarebbe toccato ad Hysaj, al momento positivo al Covid “a causa della Nazionale”. Come quel qualcuno di cui sopra, aveva ipotizzato potesse accadere. In più è giunta la notizia che anche Llorente ha la febbre alta. Per lui, come per Bakayoko, tampone negativo. Adesso, se non dovessero esserci cambiamenti, il prossimo giro di tamponi dovrebbe esserci sabato. E domenica c’è il Milan, capolista. In bocca al lupo, calcio!

Factory della Comunicazione

a cura di Gabriella Calabrese

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