Pelè, 80 anni: il suo mito traballa solo a Napoli, ma resta O Rei

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Finché non è arrivato Maradona, è stato sicuramente lui il più grande di tutti. Pelé compie oggi ottant’anni. Ed è solo qui a Napoli, oltre che in Argentina, che il suo trono di O rei, il Re, traballa tremendamente. Ma Edson Arantes do Nascimento è stato davvero un sovrano del calcio. Dei gol fatti, sette li ha realizzati contro il Napoli. In amichevole. Sono state cinque le partite che ha giocato contro il Napoli, a cavallo del Mondiale in cui volò sulla testa di Burgnich nella finale dell’Azteca: tre volte nel giugno 1968 e due nel 1972. E per due volte scegli il San Paolo di Fuorigrotta. Pelé il 5 marzo del 1972 è a Fuorigrotta. La cronaca del Mattino parla di quasi 30mila spettatori. Si abbraccia con Sormani, con cui ha giocato nel Santos, e con Altafini. Lo marca Montefusco. In porta Zoff, capitano (ovviamente) Juliano. Finisce come sempre: con la vittoria del Santos per 3-2. Due doppiette: Pelé e Altafini. Quasi due mesi dopo il Santos ritorna ma Chiappella decide di schierare le riserve. Montefusco, stavolta, non fa segnare Pelé. Il Santos vince lo stesso per 1-0. Ha vinto tre mondiali (1958, 1962 e 1970). Unico. E su questo, nessuno può dire nulla.

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Il Mattino
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