De Laurentiis cambia clichè, nè allenatore nè calciatore sono eterni

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A Capri, venerdì, De Laurentiis ha lanciato dei messaggi al suo allenatore. Delle frecciatine che rompono rispetto ai canonici cliché del passato dell’amore eterno: ecco, il patron ha spiegato senza giri di parole che al Napoli lui è il benvenuto, ma che se non dovesse essere convinto di qualcosa nel progetto Napoli «dovesse perdere le sue motivazioni» ecco che non verrebbe trattenuto a forza. Chiaro, non si tratta di un inizio di guerra fredda, perché davanti a questi messaggi ce ne sono anche altri che a Gattuso non possono che far piace. «Questo è un ciclo vincente, Rino è un uomo eccezionale e voglio che sia lui a guidarlo». Qualcosa cova e non ci vuole certo un mago per intuirlo. Però questo non significa che Ringhio non rinnovi prima di Castel di Sangro. Gattuso che ha vissuto un periodo iniziale difficile, con momenti di tensione con De Laurentiis, è uno che ha detto di sì al Napoli dopo aver rifiutato Newcastle, Genoa e Fiorentina. Non cercava una panchina qualsiasi dopo la rottura con il Milan, ma la panchina giusta. Tradotto: il Napoli è una scelta di vita importante e qui lui non vuole essere di passaggio. Altrimenti, non avrebbe trasferito fin da dicembre i due figli e la moglie a Napoli, facendo cambiare scuola ai ragazzi nel bel mezzo dell’anno scolastico. Fonte: Il Mattino

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