La prova del 9 azzurra: Nono risultato utile per i partenopei

0
PROVA DEL NOVE

Factory della Comunicazione

La Champions League e il quarto posto sanno di miraggio, con quei dodici punti che separano dall’Atalanta che aspetta giovedì a Bergamo. Ma il Napoli non si nega nulla e sceglie di crederci, almeno fino a quando non sbatterà di fronte all’aritmetica. 3-1, nono risultato utile e con la quinta vittoria consecutiva in campionato.

Dimostrazione plastica di eleganza, di padronanza (67% di possesso) e di evoluzione che la Spal consente di cogliere, pur opponendo la dignità. E’ una partita per gli esteti, che si sviluppa su un campo largo, con Lobotka e Fabian che rovistano il meglio di sé e Mertens che, manco il tempo di cominciarla (4′), ha già chiarito che non è stata abbandonata la speranza: 1-0, con la complicità della difesa altrui, ma anche con verticalità, immediatezza, intuizioni.

Il Napoli decide che stavolta, potendo, deve offrire altro e riempie gli occhi: lo fa con un Callejon solenne nella sua interpretazione e la grammatica del calcio viene solo macchiata dall’irruzione della Spal, che fa 1-1 con Petagna quando – in quell’aula magna che è il san Paolo – non se ne avrebbe percezione. Ma è tutto un palleggio, un movimento degli esterni e poi l’ispirazione di Elmas per arrivare sino a Callejon, che sta sempre lì, immutabile, a castigare la linea dei difensori con i blitz da attore consumato che sa quando è il caso di irrompere sulla scena. Eppure Gattuso ha stravolto la formazione di Verona – sette volti nuovi al fischio d’inizio – ma c’è materia grigia in abbondanza e una ampiezza insolita, favorita forse dalle circostanze e da una Spal che resiste come può e finché può. Fonte: CdS

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.