L’Atalanta tra plusvalenze e Champions ha un grande fatturato!

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L’Atalanta ha realizzato una plusvalenza di 35 milioni di euro con la cessione alla Juventus di Dejan Kulusevski e rafforza così il suo ultimo bilancio, il più florido della serie A. L’ultimo bilancio approvato evidenzia un utile netto consolidato di 23,96 milioni per la società di Antonio Percassi. Nel 2019 l’Atalanta ha raggiunto un fatturato di 188,6 milioni di euro (33 milioni di euro in più rispetto al 2018), e per il quarto anno consecutivo la società chiude con un utile di bilancio. I ricavi operativi sono pari a 118 milioni. Per gli stipendi dei giocatori il club ha speso meno di 40 milioni, una frazione di quanto spendono le grandi (il Napoli sfiora i 100 milioni di euro). La qualificazione in Champions League ha inciso molto nei conti, i ricavi da diritti televisivi sono arrivati a sfiorare quota 90 milioni con 58,8 derivanti dalla serie A e 29,6 dalla Champions League. Il ristrutturando stadio costerà 40 milioni. Insomma, uno spettacolo anche sotto questo punto di vista l’Atalanta. Secondo il sito «Calcioefinanza» nel verbale dell’assemblea degli azionisti che il 25 ottobre ha approvato il bilancio al 30 giugno 2019 c’è scritto che la società ha realizzato un utile netto di 29,16 milioni. Sfiora i 300 milioni di euro il fatturato del Napoli nella stagione 2018/19. La società ha infatti avuto ricavi per complessivi 299,8 milioni di euro, spinti dalle plusvalenze e dai diritti tv ad un passo dal record di 308 milioni fatto segnare nel bilancio 2017. Nell’esercizio precedente il fatturato, escluse le plusvalenze, era pari a 185,4 milioni e il risultato indicava una perdita di -6,37 milioni, dopo l’utile netto di 66,6 milioni del bilancio a giugno 2017. Pochi gli affari tra i due club nell’ultimo decennio: solo Grassi e Cigarini.

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Fonte: il Mattino

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