Galli: “30 giugno? Abbiamo fatto delle richieste, ma zero risposte”

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«Un giocatore in scadenza può fermarsi»

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Rischia di diventare una questione ancora più spinosa del previsto. Quella relativa ai calciatori in prestito, a scadenza o già acquistati da altri club. La data del 30 giugno diventerà uno spartiacque decisivo per molte società, perché ancora non c’è una risposta certa dal punto di vista normativo e regolamentare.


Lo ha sottolineato il presidente dell’Assoagenti, Beppe Galli, in un suo intervento a Radio Punto Nuovo: «In questo momento un qualsiasi giocatore in scadenza al 30 giugno può dire arrivederci. La Federazione dovrebbe intervenire sul prolungamento dei contratti, ma finora abbiamo registrato solo parole. Calciatori come Callejon in teoria possono rifiutarsi di giocare oltre la scadenza del proprio vincolo attuale».

Tutti i club hanno situazioni di questo tipo da gestire, ma ancora non sanno come muoversi: «Pure dal punto di vista della copertura assicurativa ogni giocatore ha una sua polizza personale, quindi si gestisce con il proprio assicuratore. E ciascun agente parlerà con la sua compagnia per prolungare o fare una polizza aggiuntiva».

Altro caso spinoso è quello relativo ai calciatori che sono già stati messi sotto contratto per la prossima stagione, come ad esempio Petagna della Spal o Rrhamani del Verona, promessi sposi del Napoli: «I nuovi acquisti possono aggregarsi, ma non possono scendere in campo. Almeno non fino al termine del campionato 2019-2020. L’intervento della Federazione è fondamentale. Noi agenti abbiamo fatto diverse richieste, ma finora zero risposte ricevute. Il giocatore è tutelato dal procuratore, non da altri personaggi, quindi meriteremmo un po’ di attenzione». Fonte: CdS

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