Trombetti: «Un algoritmo per definire la classifica? Valori criticabili. Che tristezza gli stadi vuoti»

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Guido Trombetti: «Lasciamo in pace Turing (matematico tedesco vissuto a cavallo delle guerre mondiali ndr) e gli algoritmi. Sono formule inapplicabili per il campionato italiano».  Trombetti  già Rettore della Federico II, professore di Analisi Matematica.
L’algoritmo non va bene quindi per il nostro calcio?
«Assolutamente no»
Ci spiega il perché?
«Diciamo che l’algoritmo è un meccanismo che in modo matematico, con passaggi finiti, mette in atto una certa procedura. Il problema però è alla base».
Quale?
«Che i valori all’algoritmo li diamo noi, cioè una mente umana. Quindi è una cosa soggettiva».
Ci faccia un esempio.
«Un modo semplice sarebbe se il campionato si fermasse diciamo a tre giornate dalla fine. Si vede ogni squadra quanti punti ha ottenuto, li si dividono per le partite giocate, si ottiene una media punti da aggiungere alla classifica in quel momento. Cioè se una squadra ha un punto in meno e due partite in meno rispetto a quella che la precede, potrebbe scavalcarla in classifica. Ma leggo di tante variabili del tutto soggettive». 
Dica.
«Ad esempio, ho letto che si darebbe un coefficiente per le partite esterne e un altro per quelle interne. Ma quale sarebbe questo coefficiente? Chi lo decide? Qualcuno, quindi è sempre soggettivo. Questo è un esempio, chiaramente, perché non so come verrà formulato questo algoritmo. Diciamo però che in linea di massima c’è sempre una decisione umana alla base dei valori da dare. Per questo soggettiva, quinti interpretabile, confutabile, che si può prestare a critiche e polemiche, se non a veri e propri ricorsi».
La soluzione quale sarebbe?
«Premesso che sono contro questa ripresa, perché dopo tre mesi è un altro campionato, e poi giocare senza pubblico è tristissimo. Aggiungiamo pure che si va avanti per un fatto solo economico, se il campionato non finisce meglio i playoff. E se non c’è tempo classifica cristallizzata o meglio, visto che la norma esiste, scudetto non assegnato e posti in Europa con la classifica dell’anno precedente».
E quindi il Napoli tornerebbe in Champions…
«È la norma». Fonte: Il Mattino

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