Mazzola: “Juliano mi voleva a Napoli. Che tristezza le sagome al posto dei tifosi!”

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Sandro Mazzola una delle grandi stelle del nostro calcio ai microfoni de Il Mattino. Ecco alcuni passaggi:

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Mazzola, la Germania ha iniziato senza spettatori.
«Che tristezza quelle sagome al posto delle persone. davvero uno spettacolo amaro, ma se questo è l’unico modo per riprendere, va anche bene. Io ho visto gli stadi sempre pieni, anche negli anni atroci del dopoguerra. Ero la mascotte del Toro, ed entravo sul terreno di gioco stringendo la mano a mio padre Valentino. Ero convinto di essere un campione già allora, perché a 5 anni facevo gol su rigore a Bacigalupo. Solo dopo molto tempo ho capito che si faceva segnare per farmi un regalo».
È stato pesante portare il nome di Mazzola?
«Tantissimo. Ma ricordo con orgoglio la prima volta che mi presentarono Altafini che in Brasile tutti chiamavano Mazola, in onore di mio padre. Mi spiegò che era stato il suo idolo, che lo aveva sempre adorato e che era stato per lui un sogno poterlo incontrare da piccolo nel suo paese».

Poteva finire al Napoli?
«Fu Juliano a parlarmene durante un ritiro della Nazionale. Aho’ ma che ne diresti di venire a giocare con me al Napoli?. A me metteva i brividi fare le scale del San Paolo, mi piaceva essere travolto da quel pubblico così caloroso. E poi lì c’era una magazziniere che faceva un caffè strepitoso…».

Fonte: IL Mattino

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