Prof. Castellacci: “I club non possiedono tutti fortezze antivirus”

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Riprendere e farlo in sicurezza. Ritiri blindati e distanziamento sociale. Non solo per i calciatori, ma per tutte le persone che lavorano in u a società di calcio. Non è affatto facile, anche perchè non tutti i club posseggono strutture adeguate atte a garantire la sicurezza di tutti o il chiacchierato rischio zero. Il professor Enrico Castellacci ne parla ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: “Si richiedono venti cittadelle a parte, vere e proprie fortezze antivirus. Quante società possiedono dei centri sportivi con annesse foresterie per 40-50 persone? Perché non ci sono soltanto i giocatori, in isolamento dovranno restare coloro che con varie mansioni lavorano in una squadra. Se ci si sistemerà in un albergo, il personale dell’hotel dovrà essere allontanato, i servizi dovranno essere garantiti dai dipendenti dei club. Il rischio zero comunque non esiste”.

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